Scommesse illegali, Paredes risponde alle accuse

Scommesse illegali, Paredes risponde alle accuse che gli sono cadute addosso. Una difesa immediata e parole che non lasciano filtrare dubbio alcuno.

Non c’è pace tra gli ulivi. Nonostante si sia in piena Quaresima e con la Pasqua ormai ad un passo il mondo del calcio non riesce a fare a meno di lanciare, reiteratamente, i suoi messaggi negativi .

Un incredulo Leandro Paredes, centrocampista della Roma
Scommesse illegali, Paredes risponde alle accuse (LaPresse) – asromalive.it

Si pensava che la questione legata alle scommesse illegali da parte dei facoltosi campioni della pedata fosse l’ennesima pagina nera del nostro calcio ormai messa in archivio con le sentenze di condanna dei protagonisti in negativo. Trattasi di mera illusione dal momento che dodici giocatori di serie A sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse sui siti illegali. Gli episodi in questione risalgono al periodo 2021-2023. I nuovi casi sono venuti fuori analizzando nel minimo dettaglio le chat telefoniche dei due maggiori protagonisti delle scommesse illegali: Sandro Tonali, ex Milan, ora al Newcastle e Nicolò Fagioli, ancora di proprietà della Juventus, ora in prestito alla Fiorentina. Le chat telefoniche dei due centrocampisti hanno di fatto ‘inguaiato’ altri illustri protagonisti delle domeniche pallonare.

Scommesse illegali, Leandro Paredes alza la voce

Tra i nomi presenti nel nuovo filone d’inchiesta appare anche quello di Leandro Paredes della Roma, che durante il periodo in questione militava tra le file della Juventus.

Mani sul viso per Leandro Paredes
Scommesse illegali, Leandro Paredes alza la voce (LaPresse) – asromalive.it

Appena uscita la notizia dei dodici giocatori coinvolti nella vicenda scommesse illegali il centrocampista argentino ha voluto immediatamente rendere noto il suo pensiero a riguardo attraverso un messaggio sui canali social. Chiare le sue parole, precisa la sua posizione: “Prima delle versioni dei giornali, voglio chiarire che non ho mai fatto e non sono coinvolto in alcun tipo di scommesse illegali“. Da quanto fin qui emerso i giocatori coinvolti non avrebbero scommesso su partite di calcio bensì su altre discipline. Ora le carte, e le decisioni finali, passano alla giustizia, anche sportiva, che provvederà ad eventuali sanzioni. 

Non c’è pace tra gli ulivi del calcio. Nemmeno a Pasqua.

Gestione cookie