Spunta una nuova indiscrezione che potrebbe stravolgere il già fervido mercato delle panchine: l’uomo più ambìto può andar via gratis
Forse è tutto iniziato da lui. Dalla sua perenne e mai sazia voglia di competere, di primeggiare, di vincere. La sua storia, tanto alla Juve quanto all’Inter, racconta di un tecnico che non appena si accorge di qualcosa che non va nella direzione da lui auspicata sul fronte del mercato e della programmazione, inizia a manifestare dei mal di pancia. Spesso e volentieri comportanti poi un’interruzione del rapporto lavorativo.
Questo è accaduto, a sorpresa, tra Antonio Conte e il club bianconero nell’estate del 2014; altrettanto è successo in quella successiva allo Scudetto conquistato con l’Inter, nel 2021. In piena corsa per riportare il Tricolore a Napoli dopo la buia stagione passata, il salentino ha iniziato a sentire puzza di bruciato.
O quanto meno ha voluto lasciar intendere da subito che se i programmi societari non saranno ambiziosi, potrebbe anche togliere il disturbo. A dispetto di una comunque straordinaria stagione alla guida dei partenopei, con la tifoseria che lo ha eletto condottiero a cui affidarsi anche per il prossimo futuro.
È iniziato da lui, dicevamo, il clamoroso valzer delle panchine che vede proprio il salentino – in compagnia di Gian Piero Gasperini, Max Allegri, Roberto Mancini, Maurizio Sarri e chi più ne ha, più ne metta – come un profilo ‘caldo’ per un nuovo incarico in vista dell’anno prossimo. Figuriamoci se la Juve – i cui tifosi sognano da tempo un ritorno dell’ex Capitano – non ci abbia già fatto più di un pensierino.
Sebbene la Juve abbia ingaggiato Igor Tudor come traghettatore – ma con licenza di rinnovo automatico in caso di qualificazione alla Champions – per il finale di stagione, John Elkann non ha intenzione di rinunciare del tutto all’idea Conte.
Il fatto che lo stesso rinnovo del croato possa essere invalidato pagando una penale di ‘soli’ 500mila euro, la dice lunga su quelle che secondo alcuni ben informati siano le reali intenzioni della proprietà juventina.
L’Avvocato Felice Raimondo ha dipanato ogni dubbio sulla presunta esistenza di una clausola che legherebbe Conte al Napoli: se questa fosse reale, la Juve (o chiunque sia interessato ai servigi del salentino) si dovrebbe scontrare con un ostacolo non da poco.
Ebbene, il rapporto lavorativo dell’allenatore pugliese non sarebbe disciplinato, secondo Raimondo, da alcun vincolo aggiuntivo. Se il tecnico decidesse di dimettersi per sposare la causa bianconera (o quella rossonera, o quella giallorossa) potrebbe farlo semplicemente rinunciando all’ingaggio che percepirebbe al Napoli nel caso fosse esonerato da De Laurentiis.
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