Clamorosa indiscrezione sulle condizioni dettate dal tecnico per accettare la proposta della Roma: quanti big messi alla porta
Se questa non è una bomba, poco ci manca. Nell’infinito dibattito sulla figura che dovrà prendere il posto dell’ottimo Claudio Ranieri alla guida del club giallorosso, l’ennesima indiscrezione scuote la settimana dei tifosi capitolini. Come se non bastassero le voci che vorrebbero Roberto Mancini, uno dei candidati alla panchina, in procinto di tornare a Genova per salvare la squadra del suo cuore da una clamorosa retrocessione in Serie C, ecco rispuntare quello che nelle ultime settimane era stato indicato come il favorito numero uno alla successione di Sir Claudio.

Al netto delle smentite di quest’ultimo, che nella conferenza stampa prima di Lecce-Roma era stato più che chiaro al riguardo, la pista è tutt’altro che morta. Anche le recenti dichiarazioni del 67enne piemontese, reduce da un’altra sconfitta in campionato dopo la caduta casalinga con l’Inter, non lasciano spazio a dubbi. A fine anno sarà separazione dal club che lui stesso ha reso grande. Portandolo a conquistare perfino uno storico trofeo europeo.
Ebbene sì, non si sono affatto placate le voci su un arrivo di Gian Piero Gasperini nella Capitale. Proprio questa mattina, dalle colonne del quotidiano romano ‘Il Messaggero‘, arrivano conferme in tal senso. Ma non solo. Le condizioni che il nativo di Grugliasco avrebbe posto per accettare l’incarico avrebbero del clamoroso. Una rivoluzione di siffatta portata forse non se la sarebbe aspettata nessuno.
Gasperini alla Roma, il tecnico fa piazza pulita: via i senatori
Come riportato dal giornale, Gian Piero Gasperini avrebbe già messo i puntini sulle ‘i’ nei colloqui avuti con la dirigenza giallorossa in vista dell’eventuale accettazione dell’offerta di Ghisolfi. L’allenatore ha in mente di azzerare molti dei valori tecnici già presenti in rosa, chiedendo di fatto la cessione di Paulo Dybala, Lorenzo Pellegrini e Leandro Paredes. Oltre ovviamente a Mats Hummels, che probabilmente dirà addio a prescindere dal nuovo progetto.

Spunta a sorpresa anche una rivalutazione del profilo di Tammy Abraham – sempre che il Milan non voglia affidarsi ancora all’inglese per il futuro – con conseguente retrocessione, nelle gerarchie tecniche, perfino di Artem Dovbyk, l’uomo che coi suoi gol ha portato ben 11 punti alla causa nel campionato in corso.
Inoltre, per chiudere il cerchio, sarebbero in bilico Baldanzi, Mancini, Rensch e Cristante, con quest’ultimo che, sempre a detta de ‘Il Messaggero‘, potrebbe e dovrebbe essere messo sul mercato dalla società.
Sta ora a Ghisolfi – e forse anche a Ranieri – decidere se prendersi la responsabilità di avallare una rivoluzione che forse, in questi termini, non potrà essere avallata. Almeno certamente non dal tecnico testaccino, che soprattutto relativamente al peso e all’importanza dei due campioni del mondo argentini si è sempre espresso molto chiaramente in questi mesi.