Nuovo allenatore Roma: Ranieri semina indizi e fa una promessa

Nuovo allenatore Roma, tra indizi e promesse da parte di Claudio Ranieri: gli annunci dopo la vittoria di Lecce.

Tra annunci e promesse, sono arrivate diverse dichiarazioni in quel di Lecce dopo i tre punti targati Artem Dovbyk. Prima delle parole dello stesso Ranieri, che ha parlato anche del nuovo allenatore, l’attaccante ucraino ha così commentato la vittoria importantissima in terra salentina.

Claudio Ranieri in Lecce-Roma
(Lapresse) – asromalive.it

Ero stanco, ma abbiamo esultato tutti insieme. La cosa più importante oggi erano i tre punti. È una vittoria pesante, fondamentale: senza questi risultati non arrivi mai a giocarti gli scontri diretti rimanendo agganciato. Ora invece ci siamo, e lo faremo da vicino. Qui non è semplice, lo dico con sincerità. Ci sono tante situazioni strane, abbiamo cambiato tre allenatori, ma noi siamo rimasti concentrati sulla nostra strada e, piano piano, i risultati stanno arrivando“.

Importanti anche le parole di Cristante, che ha presenziato insieme allo stesso Dovbyk a bordocampo con i microfoni di Dazn. “Sappiamo che gli attaccanti vivono per il gol. È un giocatore forte, ma anche un bravo ragazzo. Doveva solo adattarsi: al calcio italiano, alla città, al club. Speriamo che ora continui a crescere. Se mi avessero detto a inizio stagione che saremmo arrivati a questo punto, ci avrei messo la firma. Siamo stati bravi a ribaltare tutto e a portarci nella condizione di potercela giocare fino in fondo“.

Da Dovbyk al nuovo allenatore della Roma: le parole di Ranieri dopo la vittoria a Lecce

Sulla partita e il nuovo allenatore, invece, queste le parole di Claudio Ranieri. “È un ragazzo sensibile, ha bisogno di affetto. Ho chiesto alla squadra di capire come servirlo al meglio e aiutarlo. È un ragazzo eccellente, eccezionale, e pian piano capirà il campionato italiano. Io credo che Dovbyk possa dare ancora di più: si sta sbloccando lentamente e ha già segnato altri gol”.

Claudio Ranieri in Lecce-Roma
(Lapresse) – asromalive.it

Deve trovare più serenità, ma non è facile considerando la situazione familiare che sta vivendo, e dobbiamo sempre tenerlo presente. Gli ho detto che i gol sono importanti, ma voglio vederlo lottare sempre: sono convinto che tirerà fuori tutta la sua anima“.

Spesso aveva addosso due avversari e stava perdendo fiducia. Affiancandogli un compagno rapido come Shomurodov, si sono create le condizioni per farlo sentire più supportato. Io continuo a lavorare, come ho detto fin dal mio arrivo. Prometto solo lavoro e voglia di fare. Sono positivo e voglio che anche i miei giocatori lo siano. Gli ho detto di stare sereni e di concentrarsi sui dettagli: abbiamo perso alcuni palloni in uscita, ma Svilar ha fatto una buona parata. Ecco, dobbiamo essere bravi anche in queste situazioni”.

“Mi auguro di poter assolvere fino in fondo al mio compito, e prometto che chi verrà dopo di me sarà più giovane. La qualificazione in Champions non incide direttamente, ma è importante fare bene e portare questi ragazzi al loro vero valore, così da poter fare scelte oculate, considerando le limitate possibilità dovute al Fair Play Finanziario”.

Simile, poi, lo spezzone e la battuta dello stesso Ranieri a Sky Sport. “Sono entrato nello spogliatoio e ho detto ai ragazzi: “Disgraziati mi volete far morire prima! Per fortuna ho fatto tutti i controlli!”. Se il nuovo allenatore sarà simile a me? Beh, spero più giovane..”.

Queste, poi, le parole di Evan Ndicka, arrivato ai microfoni Dazn poco dopo Claudio Ranieri.

La cosa più importante? Non subire gol. Per noi difensori è fondamentale, poi davanti ci pensano gli attaccanti. Siamo felici quando vinciamo e teniamo la porta inviolata. Adesso ci godiamo questa vittoria e un po’ di riposo, poi penseremo alla Juve. Abbiamo tempo per prepararci. Ranieri e il suo staff ci hanno portato umiltà. Vogliamo dare tutto per loro e per i tifosi, se lo meritano. La corsa Champions è ancora aperta, tutto è possibile. Ho giocato ogni minuto finora, ma ora mi sento bene. Non avendo giocato con la nazionale, sono più riposato. Giocare una volta a settimana aiuta“.

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