Firma con la penale: nuovo allenatore della Juventus dopo il Mondiale per club. Ecco il retroscena clamoroso dopo l’annuncio ufficiale di Tudor
Da domenica pomeriggio Igor Tudor è il nuovo allenatore della Juventus. Ci ha messo una settimana, Cristiano Giuntoli, a decidere di dare il benservito a Thiago Motta. Sì, l’allenatore, dopo le delusioni in Champions League, Coppa Italia e dopo la doppia legnata contro Atalanta e Fiorentina, meritava sicuramente l’esonero. Forse arrivato in ritardo.

Una settimana per il croato per preparare la gara contro il Genoa. E obiettivo ovviamente quello del quarto posto che almeno metterebbe a posto un poco i conti della Vecchia Signora dopo un mercato faraonico sia in estate che nello scorso mese di gennaio che non ha portato i frutti sperati. Squadra senza idee, senza una formazione base, e qualche mugugno tra i big. Sono queste le motivazioni che hanno portato all’addio anticipato. Tudor, come sappiamo, ha firmato un contratto fino al Mondiale per Club con opzione per un altro anno in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Ma secondo le informazioni che sono state riportate da Paolo Bargiggia, Giuntoli si è tenuto una via d’uscita.
Tudor ha firmato con la penale
Il giornalista ha spiegato che Tudor ha firmato a “600 mila euro e opzione di rinnovo fino al 2026 in caso di conquista del posto in Champions League“. Ma come spiegato prima, qualora riuscisse a chiudere tra le prime quattro, non è sicuro della permanenza. La Juve ha in mente Antonio Conte per il futuro, e a ruota Pioli e Mancini.

Ed è per questo che esiste una penale nell’accordo: “Se la Juve non sarà convinta di proseguire, potrà ugualmente rescindere pagando una penale di 500 mila euro“. Ecco perché il futuro è tutt’altro che scritto. Anzi, a dire il vero rimane in bilico. Perché questa clausola inserita nel contratto, di fatto, apre a molteplici possibilità per la prossima stagione. Ovvio che la scelta passa, anche, dalla qualificazione alla prossima Champions: senza quella, attirare un allenatore importante, è davvero difficile.