Il valzer di panchine che sta per coinvolgere gran parte delle big della Serie A si prepara a ad aumentare di ritmo e complessità
La fase conclusiva della stagione non occorrerà soltanto a scoprire chi uscirà vincitore dall’affascinante corsa allo scudetto che stanno compiendo Atalanta, Inter e Napoli, ma sarà decisiva anche e soprattutto per definire gli equilibri della prossima annata, durante la quale è probabile che gran parte dell’attuale assetto di allenatori e rose verrà profondamente modificato da un’estate all’insegna della metamorfosi.
Non vi è infatti una singola big italiana che può dirsi completamente certa di iniziare il prossimo campionato con la panchina occupata dall’allenatore attuale (forse soltanto Lazio e Fiorentina possono godere di tale lusso), neanche per quanto concerne le tre società attualmente impegnate nella lotta al bersaglio più grosso.
La sensazione è infatti che nessuno tra Gasperini, Conte e Inzaghi sia pronto a scommettere la propria permanenza nelle rispettive panchine e, i probabili cambiamenti al vertice della classifica potrebbero ripercuotersi a cascata sul resto del tabellone, a cominciare dalle delusioni dell’anno come la Juventus di Thiago Motta, il Milan di Fonseca e Conceicao e la Roma di Juric e De Rossi (ricostruita da Sir Claudio, il quale, tuttavia, a partire da giugno salirà in dirigenza per seguire la naturalmente evoluzione degli eventi).
Emergono in tal senso delle novità di rilievo su un pezzo del domino pronto a cadere e generare una serie di conseguenze dirompenti.
Chiama il pallone, si getta nello spazio, riceve, controlla, avanza, se la aggiusta e scaglia con forza e qualità alle spalle di Di Gregorio, precisamente all’angolino… Questo il terzo umiliante gol segnato da Albert Gudmundsson che ieri sera ha chiuso i giochi della sfida tra Fiorentina e Juventus allo stadio Artemio Franchi.
Una sconfitta che non suona semplicemente come una sconfitta, ma come una possibile goccia pronta a far traboccare un vaso dalle tinte bianconere. Motta è a rischio ora più che mai e, difatti, le quote dei bookmakers hanno confermato tale sensazione: come più probabile allenatore della Juventus al primo agosto 2025 figura infatti Roberto Mancini a quota 2.00, con mister Motta a seguire da lontano a quita 4.50.
Una rivoluzione di quote che risulta indubbiamente rilevante per il resto del tabellone, dato che i nomi attualmente in orbita intorno al pianeta Juventus sono in molti casi i medesimo che gravitano intorno al centro sportivo Fulvio Bernardini, dove Sir Claudio Ranieri è occupato nella ricerca di un degno erede.
Il terzo classificato della corsa alla panchina bianconera è infatti Gian Piero Gasperini, il quale appare anche nelle probabili scelte su cui Ranieri sta riflettendo. Senza dimenticare che lo stesso Mancini fino a pochi mesi fa era uno dei nomi più caldi tra i vicoli della città eterna per il post De Rossi e il post Juric. A chi dunque l’esperienza europea di Mancini e a chi la raffinata idea di calcio di Gasperini? Solo il tempo saprà rispondere, ma per ora i bookmakers hanno dato un segnale piuttosto chiaro.
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