Bove apre all’estero: il centrocampista della Fiorentina ma di proprietà della Roma ha parlato in questo modo. Non escludendo nulla per il suo futuro
Le immagini del malore di Edoardo Bove ci accompagneranno per molto tempo. Adesso, il centrocampista di proprietà della Roma che è in prestito alla Fiorentina, sta seguendo la sua squadra sempre in panchina non avendo la possibilità di giocare. In Italia, le regole, sono abbastanza stringenti sotto questo aspetto e con la sua operazione non c’è nessuna probabilità che possa tornare in campo.

Certo, nei giorni scorsi si è parlato anche di un possibile cambio alla regola: ne ha scritto Il Messaggero rivelando che il ministro Andrea Abodi starebbe lavorando ad una soluzione che avvicini l’Italia all’Inghilterra. Ad esempio, in Premier League, l’ex Inter Eriksen può giocare. E Bove, che ha parlato al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, rivelando delle cose abbastanza interessanti.
Calciomercato Roma, le parole di Bove sul futuro
“Tutt’ora la legge non permette di giocare in Italia con il defibrillatore – ha confermato Bove – ma non è una questione medica. Per questo all’estero certi Stati consentono la pratica agonistica. Nel futuro dovrò fare delle visite importanti che mi diranno se posso toglierlo e, in caso, cosa dovrei fare. Poi conta anche la salute mentale perché se io non mi sentissi sicuro allora cambierebbe tutto”.

“Non c’è ancora nulla di definito – ha continuato quindi questo mi fa ben sperare per il futuro. Se andrei all’estero? Sì, perché lo devo a me e a tutti i sacrifici che ho fatto. Non mi sentirei di mollare, sono ancora giovane. Dopo il malore ho sentito subito Eriksen, è stato molto carino e mi ha dato tanti consigli”. “L’idea di smettere di giocare a calcio – ha sottolineato ancora – per me è inconcepibile. La mia vita è sempre girata attorno a quello: io so chi è Edoardo con il calcio, ma senza…Ho paura di scoprirlo. Ho paura che quella versione di me non mi piaccia o non piaccia alla mia famiglia”.