Claudio Ranieri risponde alle numerose incognite emerse dopo il trionfo di misura con il Cagliari di mister Nicola
Soffrire, reagire, colpire e soffrire ancora… A volte le grandi squadre devono saper fare anche questo e, nelle ultime settimane, la sensazione è che la Roma di Claudio Ranieri possa considerarsi una grande squadra… per lo meno per quello che concerne il contesto calcistico nostrano.
I risultati collezionati da Sir Claudio hanno semplicemente dell’incredibile, con ben dieci vittorie e tre pareggi nelle ultime tredici partite in campionati.
In molti tra i vicoli della città eterna, alla luce di una metamorfosi di tale pregio, non fanno altro che augurarsi che mister Ranieri rimanga in panchina anche per la prossima stagione, durante la quale, nel caso in cui i giallorossi dovessero riuscire a ottenere un rendimento anche soltanto simile a quello della seconda parte della stagione in corso, ecco che le attuali contendenti per lo scudetto dovrebbero iniziare a considerare un’altra ingombrante inseguitrice.
Sul percorso giallorosso da qui a fine stagione, tuttavia, nell’ultima ora si è presentata un’inquietante nube oscura in grado di guastare ogni più rosea aspettative dei tifosi. Ecco le parole di Ranieri in merito alla prestazione dei suoi ragazzi, alle aspettative per la stagione in corso e alla sopracitata incognita che, nonostante i tre punti conquistati, sta inevitabilmente agitando i cuori del popolo giallorosso.
Sir Claudio esordisce ai microfoni di DAZN commentando la prestazione e il momento di Artem Dovbyk: “Dovbyk? Gli ho detto che non deve vivere solo per il gol. Giusto anche sbagliare, l’importante è farsi trovare. Sono contento per lui, finché ne ha avuto ha giocato per la squadra cercando di dare il suo contributo”.
Impossibile non spendere qualche parola anche per Mile Svilar, assoluto protagonista del match di oggi: “Essendo impegnato poco durante la partita si fa trovare sempre pronto. Su di lui contiamo tantissimo. La sosta arriva al momento giusto? I ragazzi vanno in nazionale, non recupereranno e quando torneranno giocheremo dopo due minuti. Lavoreremo con chi rimarrà e poi valuteremo per Lecce”.
E Dybala? La nube di cui parlavamo è naturalmente relativa all’infortunio di Paulo Dybala, senza il quale la Roma questa volta, al netto dei tre punti, è parsa piuttosto opaca nella costruzione offensiva: “Paulo ha sentito male, non deve essere nulla di ginocchio ma dietro, domani faranno gli esami di rito. Speriamo non sia successo nulla”.
Si chiude sulle prospettive per il futuro: “Quando sono arrivato ho pensato solo a lavorare, la classifica non la guardo. I ragazzi erano in un periodo complicato, adesso il pubblico ci sostiene e questo è la cosa più bella per un allenatore. I prossimi impegni non saranno rosa e fiori. Rischio di fermarmi a 99 partite con la Roma? E menomale! Non fate i furbi, so dove volete arrivare”.
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