Le strade della Roma di Ranieri e dell’Inter di Inzaghi sono destinate a incontrarsi nel corso della prossima sessione di mercato
L’amara sconfitta in Europa League con l’Athletic Bilbao ha violentemente riportato a terra le più dolci ambizioni del popolo giallorosso, che aveva desiderato fino in fondo di veder clamorosamente trasformare una stagione da una delle più deludenti della storia giallorossa a qualcosa di altrettanto storico come la vittoria dell’Europa League.
Il miracolo di Ranieri resta tuttavia intatto, dato che in questo momento la Roma non ha ‘semplicemente’ recuperato le sembianze di una vera e propria squadra (basti dare un occhiata alle reazioni di vitalità e coesione che sono giunte in seguito all’eliminazione dalla competizione europea), ma ha persino la possibilità di riacchiappare l’Europa attraverso al classifica del campionato di Serie A, che fino ad una manicata di mesi fa appariva come un film horror per i tifosi giallorossi.
Parallelamente al al lavoro di allenatore, Ranieri dovrà, ora più che mai, iniziare a spostare le proprie attenzioni verso il suo prossimo ruolo di dirigente e, di conseguenza, occorrerà nominare un nuovo allenatore.
La scelta del nuovo tecnico sarà poi fondamentale per definire le priorità in termini di entrate e uscite da compiere nel corso dell’estate, durante cui Ranieri e Ghisolfi si troveranno a valutare con cura come plasmare una rosa a immagine e somiglianza del sistema di gioco portato dal nuovo tecnico giallorosso. In tal senso spicca senza dubbio un elemento attualmente diviso tra Roma e Milano, il cui futuro si definirà nel corso delle prossime settimane.
Quello di Nicola Zalewski è un nome particolarmente chiacchierato tra i vicoli della città eterna, dove la figura dell’esterno polacco cresciuto nella capitale ha generato reazioni contrastanti durante la sua esperienza nella prima squadra della Roma.
In questo momento il classe 2002 è in prestito all’Inter, dove mister Inzaghi sembrava aver risvegliato una serie di preziose caratteristiche – al netto delle colpe che gli si possono assegnare nella sua esperienza giallorossa, sono indubbie le qualità tecniche e dinamiche di un giocatore potenzialmente funzionale ad un sistema collaudato – inserendole all’interno di un contesto favorevole e frizzante.
Vi sono tuttavia una serie di fattori che potrebbero concorrere al ritorno di Zalewski in giallorosso, tra i quali spicca senza dubbio alcuno il mese di stop che lo sta tenendo fuori dai campi.
Inoltre i nerazzurri sembrerebbero essersi storti non poco a causa della convocazione della nazionale polacca, che avrebbe richiesto i servizi dell’esterno di Tivoli nonostante gli acciacchi fisici che avevano spinto lo staff medico nerazzurro a tenerlo ai box.
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