Nel corso di un’intervista per un emittente televisiva straniera, Fabio Caressa ha definito con schiettezza il lavoro della proprietà Friedkin
La stagione in corso verrà ricordata senza dubbio alcuno come una delle annate più controverse della storia giallorossa, durante la quale sono state diverse e innumerevoli le scelte a dir poco opinabili compiute dalla proprietà statunitense dei Friedkin.
Da quando sono approdati nella città eterna, gli imprenditori americani hanno inanellato una serie di scelte piuttosto in linea con il più classico degli approcci statunitensi, con grandi annunci e acquisti più rumorosi che altro. Basti pensare all’operazione Lukaku, allo stesso Mourinho o anche all’ultimo calciomercato estivo, durante cui la Roma sembrerebbe aver messo il mirino su tutti quei profili in grado di scaldare la piazza e rassicurare gli animi della tifoseria.

La sponda giallorossa della città eterna, tuttavia, è stata chiara nel corso della stagione attuale, facendo presente che non basta soltanto compiere degli investimenti quantitativamente lodevoli, ma occorre tenere conto della storia e del significato del materiale in gioco. In tal senso basti pensare al trattamento ricevuto da Daniele De Rossi, per il quale i tifosi si aspettavano tutto meno che un trattamento paragonabile ad un qualunque manager di un’azienda statunitense qualunque.
Nel corso delle ultime settimane gli statunitensi parrebbero aver compreso gli errori commessi e, o per disinteresse o per rimediare ai propri errori, avrebbero consegnato gran parte del potere nelle mani di un’ istituzione della romanità come Claudio Ranieri.
Caressa duro con i Friedkin: “Ci vuole rispetto”
Nonostante la sua fede calcistica sia da sempre lasciata al mistero e negli ultimi anni si sia avvicinato all’Alessandria, è indubbio che Fabio Caressa conosca a menadito le dinamiche che regolano il tifo e la vita all’interno del centro sportivo Fulvio Bernardini.
Essendo nato e cresciuto nella capitale il noto giornalista di Sky ha avuto la possibilità di comprendere a pieno tutto ciò che gira intorno al mondo giallorosso e, nel corso di una recente intervista condotta ai microfoni di CBS Sports, Caressa ha manifestato la sua idea di quanto compiuto dai Friedkin e di come si debba approcciare il futuro.

Queste le parole del telecronista romano: “I Friedkin hanno un modo diverso di fare affari… è più simile a quello che viene fatto in NBA. Noi non siamo abituati a questo tipo di approccio, siamo più attenti ai sentimenti che ai soldi. Credo che il nostro modo di fare business abbia fallito negli ultimi anni, dunque credo che il loro modo possa essere il migliore, ma devono stare molto attenti all’aspetto storico e alla tradizione. La Roma è un club storico, in una città storica e bisogna rispettare la storia“.
Caressa prosegue: “Per esempio la cacciata di De Rossi, che è una bandiera della Roma, credo sia stato un grande errore e prendere un allenatore come Juric, che non ha nulla a che fare con la tradizione della Roma, penso fosse il più grande errore che loro potessero compiere. Con Ranieri hanno compiuto la scelta giusta. Credo che i proprietari statunitensi dovrebbero lavorare insieme, perché solitamente, anche se hanno lo stesso punto di vista, quando si ritrovano nei grandi uffici non lavorano davvero insieme”.