Il club bianconero rompe gli indugi per il pallino di Cristiano Giuntoli: l’assalto alla stella nigeriana passa per una cessione importante
Attraversata da una fase in cui parte della piazza sta mettendo in discussione l’intero progetto della coppia Giuntoli-Motta, la Juve guarda con legittima preoccupazione all’immediato futuro. Le due sconfitte consecutive maturate in Serie A e in Champions League hanno fatto riemergere insoddisfazioni mai sopite a proposito del nuovo corso.

La gestione Thiago Motta, contrassegnata da un’insolita girandola di capitani – il tecnico ne ha cambiati ben 7 nel corso dell’anno – e da scelte talvolta cervellotiche, ha perfino ridato fiato ai nostalgici di Max Allegri, discretamente massacrato da una consistente fetta del tifo juventino nell’ultimo triennio.
All’ex tecnico di Spezia e Bologna si riconosce indubbiamente il merito di aver lanciato in prima squadra Nicolò Savona e Samuel Mbangula, e di aver valorizzato al massimo Andrea Cambiaso, ma quanto fatto con Nicolò Fagioli, Dusan Vlahovic e soprattutto col brasiliano Danilo (il capitano designato, colui che da anni è una colonna in campo e nello spogliatoio) sono state scelte forti che, finché i risultati arrivano, possono anche essere catalogate come colpi di genio. Quando però, e questo è il caso della Juve attuale, distante ben 16 punti dalla vetta, questi scarseggiano, le conseguenze sono inevitabili.
Ecco che allora il Dt dell’area tecnica dei bianconeri, quel Giuntoli che su Motta ha impostato il progetto di una Juve vincente preferibilmente da subito, ha rotto gli indugi. Dal mercato invernale, a poche ore dalla chiusura della sessione di scambi, sono già arrivati Randal Kolo Muani, Renato Veiga e Alberto Costa. Ma il colpo da novanta, quello in grado di spostare davvero gli equilibri, il dirigente fiorentino se lo sta tenendo in canna per il prossimo luglio.
Juve, addio Vlahovic e All In su Osimhen: le ultime
L’equivoco legato al mancato rinnovo di contratto di Dusan Vlahovic – che dalla stagione in corso percepisce qualcosa come 12 milioni di euro netti l’anno, con l’accordo in scadenza a giugno 2026 – è la cartina di tornasole di una nuova rivoluzione alle porte. La Juve avrebbe deciso di rinunciare, per il futuro, all’attaccante serbo. Il progetto, ambizioso, prevede infatti un clamoroso assalto al cartellino di Victor Osimhen. Ovvero colui che, proprio insieme al dirigente fiorentino in quel di Napoli, fu tra i maggiori protagonisti del Tricolore partenopeo nel 2023.

L’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’ svela nel dettaglio il piano dei bianconeri per arrivare al fuoriclasse già seguito con grande interesse da mesi. Protagonista della solita annata da bomber di razza con 17 gol in 21 gare totali col Galatasaray, il nigeriano tornerà a Napoli a luglio, ma probabilmente non disfarà nemmeno le valigie.
De Laurentiis è fermo nel confermare la clausola d’uscita da 75 milioni, valida però solo per l’estero. Se non si materializzerà concretamente un compratore straniero, il patron azzurro dovrà fare i conti col contratto del giocatore, in scadenza a giugno 2026.
Proprio qui si innesta l’affondo della Juve che, grazie alla cessione dell’attaccante serbo, sempre cercato dai club di Premier, potrebbe finanziare un colpo comunque molto oneroso. Paradossalmente, l’importante ingaggio dell’africano (11 milioni annui) potrebbe non rappresentare un problema, stante lo stipendio ancor più alto da elargire a Vlahovic qualora lo slavo si impuntasse nel restare a Torino altri 18 mesi.
Giuntoli, che con Osimhen ha sublimato il suo splendido lavoro all’ombra del Vesuvio, sogna un altro connubio vincente col fuoriclasse. Chissà se il progetto vincente includerà anche la permanenza del sempre più discusso Thiago Motta…