Roma-Lazio, Ranieri annuncia una nuova assenza: KO prima del derby

Il tecnico giallorosso ha parlato all’antivigilia dell’attesissimo derby della Capitale: le parole di mister Ranieri

Ci siamo. Curiosamente posto dal calendario come ultima partita del girone d’andata (e sarebbe stata anche la gara che avrebbe chiuso la stagione se non fosse che il girone di ritorno, ormai da tre stagioni, non replica gli accoppiamenti delle prime 19 partite) il derby Roma-Lazio in programma domenica 5 gennaio può rappresentare la vera svolta della stagione per la Roma di Ranieri.

Ranieri in conferenza stampa
Roma-Lazio, Ranieri annuncia una nuova assenza: KO prima del derby – Asromalive.it

Reduce dal buon pareggio, sebbene con qualche rimpianto di troppo per le occasioni sprecate nella ripresa, di San Siro, la compagine giallorossa si avvicina alla stracittadina con l’intenzione di fare bottino pieno. Il distacco dalla zona dell’Europa che conta (rappresentato dalla posizione della stessa Lazio, quarta con 35 punti, ben 15 in più della Roma) è già quasi incolmabile, ma la stagione è lunga. Una vittoria, oltre che per la classifica, potrebbe dare quella spinta decisiva per un girone di ritorno che i tifosi sperano sia contrassegnato da un filotto di vittorie.

Dopo aver ricevuto l’abbraccio dei tifosi nell’allenamento aperto al pubblico al ‘Tre Fontane’ nel primo giorno del 2025, la Roma vuole regalare una soddisfazione ai propri tifosi, frustrati dall’andamento di un’annata partita male e sviluppatasi ancor peggio. Quanto meno fino all’arrivo dell’aggiustatutto Ranieri, che ha dato una sua precisa identità alla squadra.

Proprio il 73enne tecnico di San Saba si è concesso ai microfoni dei giornalisti nella consueta conferenza stampa a poco più di 48 ore dal fischio d’inizio della stracittadina.

La conferenza stampa di Ranieri: da Pellegrini al significato del derby

La prima domanda posta all’allenatore giallorosso riguarda la situazione degli infortunati: “A parte Cristante,ho recuperato tutti tranne Celik che ha la febbre. Vedremo se riusciremo ad averlo per la partita. Per me il derby rappresenta tutto quello che può pensare tutto quello che può pensare un tifoso. La classifica parla chiaro: loro stanno vivendo un momento eccezionale, è una squadra temibilissima ma il derby fa sempre storia a sé”, ha esordito Ranieri.

Gianluca Mancini esulta al derby dello scorso anno
La conferenza stampa di Ranieri: da Pellegrini al significato del derby (LaPresse) – Asromalive.it

Ancora sul significato della stracittadina romana e sui suoi ricordi da tifoso: “Andavo in Curva Sud, era tre quarti romanista e un quarto laziale. Tutti aspettavano Dante, il capo, e poi iniziavano i cori. C’erano gli sfotto. Dicembre ci ha fatto capire che siamo una squadra che è riuscita a ricompattarsi, abbiamo dei difetti ma stiamo lavorando per eliminarli. Non siamo al 100% sotto questo aspetto ma abbiamo messo la nave in navigazione. Non so dove potremo arrivare, ho sempre promesso solo lavoro e sacrificio“, ha detto il mister.

Il derby è il derby. Entrambe le squadre vogliono vincere. Tutti abbiamo vissuto altri tipi di derby ma non conta la classifica, si azzera tutto. Si vive con la stessa voglia di fare bene, l’agitazione non è una buona motivazione“, ha poi chiosato.

Sul difficile momento di Lorenzo Pellegrini: “Sento un forte feeling con lui. Non gioca per una questione psicologica perché tecnicamente è uno dei migliori centrocampisti in Europa. Chi ce li ha dovrebbe tenerseli stretti. Lui soffre i tifosi e io devo tenere presente questo aspetto. Lorenzo se li carica tutti e questo è il suo peccato, si carica tutti i problemi e invece dovrebbe giocare con naturalezza. Solo così può ritornare il giocatore che è. Si porta dei macigni dietro e non è facile giocare così. Se sbaglia il beniamino del pubblico non succede niente, ma se fa mezzo errore lui viene subito caricato di negatività e responsabilità. Quando sarà sereno lo metterò in campo. A San Siro stava per fare gol”.

Sull’avversario da affrontare: “La Lazio ha trovato il bandolo della matassa, sono bravi sugli esterni e centralmente. Tengo in considerazione tutti i loro punti di forza e lo stesso farà Baroni con noi. Sul fatto di avere dei debuttanti assoluti al derby come Dovbyk e Hummels, il vantaggio è mettere giocatori che stanno bene fisicamente e moralmente. Quella è la mia ricerca. Non credo sia determinante la mia esperienza in partite di questo tipo: la Lazio va con il pilota automatico. Baroni sentirà la bellezza del derby vissuto da allenatore“, ha detto.

Sulle analogie coi derby del 2010: “I derby si caricano da soli ed è merito anche dei tifosi. Abbiamo aperto il Tre Fontane per dare il buon anno e i tifosi l’hanno sentito come uno stimolo per il derby. Non dovevano darci un di più perché in ogni partita ci danno quell’affetto che noi cerchiamo di ripagare. La Lazio è in Champions League e vuole restarci, ma ogni derby è una partita sé e la classifica non conta nulla. Ci saranno diverse partite nella partita“.

Sull’abbraccio dei tifosi al ‘Tre Fontane’: “Siamo tutti uniti, dalla proprietà allo staff medico, per fare bene e anche i tifosi stanno facendo la loro parte. Pace? La Roma non si discute e si ama e io continuerò ad amarla nel bene e nel male. Ricordo da bambino che il presidente fece la colletta e i tifosi diventarono soci vitalizi. I Friedkin ci hanno messo tanti soldi, motivo per cui sarebbe ora di dare loro qualche soddisfazione“, ha dichiarato.

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