Da Budapest ai Friedkin e Bove: le verità di José Mourinho

Lo Special One ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport: tanti i riferimenti al suo passato giallorosso

11 mesi e mezzo. Una vita, calcisticamente parlando, soprattutto se pensiamo a quante cose sono accadute, nel mondo Roma, da quel 16 gennaio del 2024, giorno in cui la famiglia Friedkin, nella sorpresa generale, decise di sollevare José Mourinho dall’incarico di allenatore della Roma.

Jose Mourinho al Fenerbahce
Da Budapest ai Friedkin e Bove: le verità di Jose Mourinho (Ansa Foto) – Asromalive.it

Proprio lui, lo Special One, colui che aveva riportato la Roma sul tetto d’Europa dopo 61 anni vincendo la Conference League, e che l’anno successivo aveva guidato la squadra alla maledetta finale di Europa League persa ai rigori contro il Siviglia, era stato esonerato. Colpa dell’eliminazione in Coppa Italia per mano della Lazio, del nono posto in campionato e delle mal celate frizioni con la proprietà. Che spesso lo aveva lasciato solo a combattere le sue eterne battaglie col mondo arbitrale e non solo.

Tornato in pista dopo la proposta di lavoro, accettata, da parte del Fenerbahce, il tecnico portoghese ha portato in Turchia il suo carisma, la sua mai sopita voglia di vincere, e anche le sue polemiche. Altrimenti non sarebbe José Mourinho.

Intervistato in esclusiva dal ‘Corriere dello Sport’, l’allenatore lusitano, stimolato dal Direttore Ivan Zazzaroni, è tornato abbondantemente sulla sua esperienza nella Capitale. Tanti, ovviamente, gli spunti di interesse dalle sue mai banali parole.

Mourinho tra rimpianti ed accuse: lo Special One a ruota libera

L’uscita dalla Roma è stata dura, però non butto nemmeno quella. Rimpianti? Se parliamo di partite, tanti perché quando perdi pensi sempre che avresti potuto fare diversamente, e di partite ne ho perse parecchie. Se invece ti riferisci alle scelte professionali, penso al dopo Budapest. Non per il casino combinato da Taylor, ma per il fatto di non essermene andato subito. Avrei dovuto lasciare la Roma, non l’ho fatto. Ho sbagliato“, ha esordito Mourinho.

Jose Mourinho in circolo coi giocatori della Roma
Mourinho tra rimpianti ed accuse: lo Special One a ruota libera (Ansa Foto) – Asromalive.it

Un addio, quello al club capitolino, che ha certamente lasciato il segno, come dimostra un gesto fatto dal portoghese, poi non tradotto in atti concreti: “Comprai non uno, ma quattro biglietti per andare all’Olimpico a salutare i tifosi della Roma. Poi ci ho pensato qualche ora, e ho temuto che mi avrebbero accusato di voler disturbare. Io non faccio queste cose, mai”, ha rivelato.

Dopo aver speso delle belle parole su Bove (“Edoardo è come me. Nessuno gli ha regalato niente. Ha esordito con me perché abbiamo principi simili, anche se uno ha vent’anni e l’altro sessanta“), lo Special One ha aperto la sua invettiva contro le storture del calcio moderno. Con considerazioni forti, difficilmente non riferibili (anche) alla famiglia Friedkin, sebbene il tecnico non nomini mai direttamente Dan e Ryan nei suoi discorsi.

Sono l’ultimo che può parlare di VAR e tempo effettivo. Lasciamo questi argomenti ai fenomeni del calcio. Chi sono? Gli allenatori bravi che non sanno vincere, gli esperti dei social media e gente che ha potere decisionale ma che sa di calcio come io di fisica dell’atomo. Il calcio è il regno della superficialità e dei luoghi comuni e un’etichetta non si nega a nessuno. Di solito quando la gente parla di me pensa a cosa è successo quindici, dodici, otto o dieci anni fa. È così per la maggior parte dei grandi allenatori che di solito guidano le squadre migliori e hanno le maggiori possibilità di arrivare in finale“, ha concluso.

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