Ecco le parole di Claudio Ranieri in vista dell’imminente match che vedrà protagonista la propria Roma contro il Milan di Paulo Fonseca
La stagione in corso è senza dubbio alcuno una delle più complesse della storia della Roma, visto e considerato il sorprendente numero di momenti critici avvenuti nel giro di una manciata di settimane. Ben tre gli allenatori transitati sulla panchina giallorossa in sole diciassette giornate, il che ha certamente minato alla base la possibilità di rispettare gli obiettivi stagionali fissati ad agosto, su cui la tifoseria romanista aveva riposto particolare fiducia.
Con l’approdo di Claudio Ranieri, tuttavia, pare che i giallorossi siano riusciti a recuperare, almeno in parte, una parvenza di equilibrio, tanto sul piano squisitamente tattico, quanto su quello mentale, su cui l’eroe di Leicester sembrerebbe aver speso gran parte delle proprie energie.
Particolare enfasi è stata data in fase di conferenza stampa anche al mercato invernale, a cui verrà affidato il compito di colmare alcune delle lacune lasciate incompiute nel corso dell’estate. Intanto, mentre Ranieri continua a dividersi equamente tra il ruolo di allenatore e quello di dirigente, è giunto il momento di affrontare il Milan di Paulo Fonseca, anch’esso non particolarmente in linea con le aspettative di inizio campionato. Ecco le parole di Ranieri nel corso della conferenza stampa dell’anti vigilia del match.
La prima domanda riguarda naturalmente il tema Cristante, su cui sembrerebbe esserci stata una certa confusione in merito all’infortunio: “Sapete che decido sempre la sera prima della gara, quindi domani tirerò le conclusioni e deciderò. Chiunque vada in campo sono sempre convinto che farà una buona partita, per cui tutti hanno la mia fiducia. Per quanto riguarda gli altri, hanno recuperato tutti. Su Cristante ho letto alcune critiche rivolte ai nostri dottori, ma voglio spezzare una lancia a loro favore, perché hanno fatto esattamente quello che il referto radiologico indicava. Abbiamo subito rimproverato chi doveva essere rimproverato e siamo corsi ai ripari“.
Giunge anche una domanda piuttosto diretta sui rinnovi di Hummels, Paredes e Dybala, su cui Ranieri risponde francamente: “Sicuramente vorrei facessero parte della prossima Roma“.
Viene chiesto a Ranieri anche un confronto tra il lavoro svolto a Roma e quello che Paulo Fonseca sta svolgendo a Milano: “Io credo che gli allenatori, quando prendono una squadra in mano, affrontino sempre delle complessità. Sta poi a loro riuscire a gestirle e superarle. A volte è più facile, altre volte più complicato. Dipende sempre dal contesto e dall’interazione con gli addetti ai lavori. Io sono fortunato perché ho trovato dei giocatori splendidi e una società totalmente a mia disposizione. So che è un compito doppiamente gravoso ma lo sto portando avanti con tutto l’entusiasmo e l’amore che ho“.
Si passa poi al tema ‘Reijnders’, il quale attualmente rappresenta uno dei centrocampisti più incisivi del Vecchio Continente, nonché un pericolo da arginare per Ranieri e colleghi: “Il Milan, analizzando i giocatori uno per uno, ha un organico di grande qualità, con elementi fortissimi e particolari. Credo che sia fondamentale per tutta la squadra, nel momento in cui si perde la palla, mantenere la massima attenzione. Il Milan è una squadra che sul proprio campo incassa pochissimi gol… mi sembra sia la seconda migliore in questa statistica, subito dopo il Bologna. Noi, invece, siamo tra le squadre che segnano meno in trasferta. Per questo, dovremo fare una partita eccezionale“.
Impossibile non toccare il tema ‘Pellegrini’: “Ho detto di avere tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte, le valuteremo come tutte le altre, come per tutti gli altri calciatori, né più né meno. Mi auguro che Lorenzo possa restare qui con noi, ma deve essere contento anche lui, questa è la cosa più importante“.
Su Svilar: “Da quando sono arrivato sta facendo veramente molto, ma molto bene. Lui si che può iniziare l’azione da dietro, ma anche rinviare velocemente lungo. Una volta che i giocatori sono catechizzati, li lascio liberi. Poi in campo sono loro a prendere le decisioni. Noi allenatori possiamo urlare, ma molte volte gridi al tuo giocatore che ti sta a due metri e non ti sente assolutamente. Quindi cerchiamo di dare delle indicazioni, ma poi sta a loro interpretare in base alla loro esperienza e a quello che sentono in quel momento. Il portiere, però è colui che ha un’influenza ancora maggiore sull’andamento della gara. Lui sa quando accelerare e quando rallentare l’inizio dell’azione“.
Non mancano i commenti anche sul rinnovo di Saelemaekers: “Ma solitamente quando si va a giocare c’è poco per parlare con la controparte. Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma, per cui è uno di quei giocatori che vogliamo tenere. C’è anche la questione con Abraham, che ora sta al Milan. Vediamo come si svilupperanno le cose”.
Si conclude parlando della gestione di quei calciatori rimasi fuori nella sfida con il Parma: “Allora, tante volte si fanno dei cambi perché l’avversario fa dei cambi e cambia un po’ la partita. Mandando dentro altri giocatori, dai altre disposizioni. Lì stavano tutti spingendo. Io voglio che si spinga fino all’ultimo secondo della partita. Stavano tutti giocando bene, per cui non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato al perché e per come. Ho visto che andavano, spingevano. Tutti stavano sul pezzo e ho detto ‘Beh, continuiamo così’… Tutto qua“.
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