Grandi novità in vista per gli imprenditori americani proprietari della Roma: l’affare da 100 milioni è ormai alle porte
Chiamati a dare un segno tangibile della loro presenza dopo l’incredibile escalation negativa, in termini di risultati sul campo, della loro creatura a tinte giallorosse, Dan e Ryan Friedkin hanno investito di ancora maggior potere Florent Ghisolfi, il Ds della Roma divenuto nelle ultime settimane il vero e solo uomo-immagine del club.
Loquace come non mai nelle consuete interviste pre-match, il dirigente francese sta tracciando con puntualità e senso pratico le prossime strategie della società capitolina. Riportando direttamente ai microfoni delle emittenti coinvolte nelle chiacchierate di rito le volontà della famiglia americana che, assicura il francese, ha ancora molto a cuore le sorti della Roma.
Dopo aver mostrato tutto il proprio disappunto, sempre attraverso il fido scudiero, per la deludente sconfitta maturata a Como nella penultima gara di campionato, i Friedkin hanno dato carta bianca al Ds relativamente alle scelte di mercato. Ci saranno degli arrivi, assicura Ghisolfi, ma non sono nemmeno escluse delle partenze eccellenti.
In tutto ciò, mentre nella Capitale ferveva il dibattito su come e dove migliorare la rosa a disposizione di mister Ranieri, Dan e Ryan concludevano ufficialmente una trattativa iniziata mesi fa, e che attendeva solo la ratifica istituzionale per poter esser chiusa del tutto. Dallo scorso 19 dicembre l’Everton F.C. è infatti di esclusiva proprietà dei Friedkin, che hanno formalizzato l’acquisto del 98,8% delle quote del club di Liverpool.
La longa manus dei Friedkin: accordo milionario ad un passo
Sommerso da problemi finanziari per colpa dei quali il club ha già dovuto ingoiare la sentenza di una penalizzazione sul campo nella classifica dello scorso anno della Premier League, l’Everton si aspetta di risolvere tutte le sue grane grazie all’avvento del gruppo statunitense. Che intanto sarà chiamato ad affrontare una nuova inchiesta relativa alla capitalizzazione degli interessi derivanti dai debiti contratti per la costruzione del nuovo impianto da gioco.
Già, lo stadio. Il sogno malcelato dei Friedkin per il futuro della Roma è già realtà in quel di Liverpool, col nuovo impianto al Bramley Moore Dock pronto ad ospitare le gare dei Toffees a partire dalla prossima stagione.
A proposito dell’asset probabilmente decisivo nel determinare la volontà dei Friedkin di gettarsi nell’affare Everton, ci sarebbero delle succose novità riportate sul portale ‘Tbrfootball.com‘ dall’esperto di finanza calcistica Kieran Maguire, già molto addentro alle vicende economiche della società britannica.
Secondo l’esperto, gli americani sarebbero in trattativa avanzata con un partner che dovrebbe garantire, per i diritti di denominazione del nuovo impianto – tecnicamente ancora senza nome – qualcosa come 100 milioni di sterline per 10 anni di accordo. Si auspica che ragionevolmente l’annuncio ufficiale sulla chiusura della partnership possa avvenire in concomitanza con l’inaugurazione dello stadio, di poco antecedente all’avvio della stagione calcistica 2025/26.
“Uno sponsor di prima categoria è appropriato per l’Everton, dato il prestigio e la storia del club. Penso che sarà una proposta molto allettante. Non c’è motivo per cui i Friedkin non possano cercare un affare che possa portare nelle casse del club oltre 100 milioni di sterline per tutta la durata dell’accordo“, ha detto Maguire.
Tra i possibili nomi dei colossi candidati a mettere il loro marchio in vista nella nuova tana dei Toffees ci sarebbero Toyota, con cui i Friedkin hanno già un fortissimo legame finanziario, e RedBull, il gigante austriaco già molto attivo nel mondo del calcio europeo.