Roma-Parma, da Dybala a Hummels: la conferenza di Ranieri

A due giorni dal match con il Parma di mister Pecchia, Claudio Ranieri si concede ai microfoni nella conferenza stampa della 17esima giornata di Serie A

Dopo la scontata ma incoraggiante vittoria con la Sampdoria di mister Semplici in Coppa Italia, la Roma di Claudio Ranieri si prepara al delicato match con il Parma di Fabio Pecchia. Con un solo misero punto a distanziare Roma e Parma nella classifica della massima lega italiana, Sir Claudio dovrà fare attenzione alle insidie presenti nella formazione emiliana, la cui qualità offensiva è oramai cosa nota.

La luccicante qualità palla al piede di Denis Man e l’atipica disinvoltura con il pallone manifestata da un centravanti come Ange-Yoan Bonny potrebbero realmente mettere in crisi la linea difensiva capitolina, già abbondantemente stressata dalle infilate di Nico Paz e colleghi nel corso della sfida con il Como.

Ranieri

In realtà, più che sul piano difensivo, ciò che ha lasciato l’amaro in bocca alla tifoseria durante il match perso con i lombardi è senza dubbio alcuno la desolante scarsità della proposta offensiva del secondo tempo, durante il quale la formazione guidata da Fabregas è riuscita ad accorciare le linee, schiacciare la Roma e rendere sostanzialmente innocui gli sterili tentativi di Dybala e colleghi.

Stavolta, con il Parma si preannuncia una partita realmente scoppiettante, vista la sopracitata vitalità offensiva degli emiliani che, abbinata ad una certa tendenza ad aprire e allungare le linee della propria difesa, potrebbe lasciare ampi spazi ai giallorossi per tessere la propria trama d’attacco.  Ecco le parole di mister Ranieri.

Le parole di Ranieri

Si parte dalle impressioni sul Parma di Pecchia e dall’approccio alla partita: “Si ripartirà dall’approccio che ha caratterizzato la squadra da quando sono arrivato. Non voglio vedere il secondo tempo di Como, mi ha chocato. Il Parma è una delle squadre che perde meno palloni nella proprietà metà campo: giocano in verticale, a volte passano al 4-2-4 e hanno tanta qualità. Dovremo essere preparati alle prime e alle seconde palle“.

Sulla posizione di Ndicka come braccetto di sinistra e non più come centrale difensivo (posizione in cui Juric lo aveva congelato): “Si trova a suo agio lì e io lo preferisco. A centro-sinistra mi crea superiorità numerica e mette dei palloni preziosi, l’ho rimesso lì senza bloccarlo centralmente“.

Si passa poi alle figure di Hummels e Paredes in termini di leadership: “Hummels e Paredes sono imprescindibili per me anche per leadership. Uno capisce di essere leader quando ce l’ha: a volte nasce per caso. Io cerco il massimo da tutti. Se non ce l’hai, io posso stimolarti, ma più di quello non si va oltre“.

Impossibile non toccare il tema calciomercato: “Noi guarderemo tutto: cercheremo di portare a Roma giocatori da Roma. Non sarà facile nel mercato invernale, velo dico. Prenderemo chi può darci una mano e chi può essere anche il futuro della squadra. Vogliamo fare il meglio per la Roma“.

Sempre sul tema calciomercato viene domandato a Ranieri quanti e quali difensori occorrerà trovare sul mercato alla luce dell’adozione di Celik come braccetto di sinistra: “Celik può fare anche il ‘braccetto’. Vedremo: se c’è qualcosa per migliorare, lo faremo. Io non voglio prendere in giro nessuno, tantomeno me stesso“.

Sul tema Balzaretti in dirigenza: “Balzaretti ci parlavo spesso, lo conosco da tanto: quando prendiamo qualcuno è perché ne abbiamo parlato insieme. Sono molto contento perché è una persona seria e preparata“.

Ranieri evita poi di fornire risposte sul caso Dybala: “Io penso al campo, ora penso al Parma perché sarà una partita difficile e ricca di gol“.

Sulla possibilità di rimanere in panchina per un altro anno: “Non ci abbiamo pensato né io né la proprietà. Io voglio far arrivare un grande allenatore e darò sempre tutto me stesso qualunque cosa mi venga chiesta. Sono un tifoso e cercherò di fare il massimo“.

Delucidazioni giungono anche sul tema della difesa a tre o a quattro: “Non mi sono mai innamorato dei sistemi di gioco: sono i calciatori ad essere vincenti. Ho cercato di dare equilibrio alla squadra. Ci saranno partite in cui giocherò con tre centrocampisti, ma in questo modo la Roma può continuare. Il sistema è fluido, i ragazzi sanno come muoversi anche a gara in corso“.

E di nuovo sul mercato: “Cercheremo giocatori utili da subito, ma anche per il prossimo allenanatore, anche se ora non sappiamo ancora chi sarà“.

Si conclude sul caso Zalewski: “Non sto pensando alla questione di Zalewski: per me è un giocatore della Roma, quando lo riterrò opportuno giocherà perché è un buon giocatore. Lo vedo molto più libero quando gioca in Nazionale e lo vorrei libero di pensieri anche qui“.

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