Ecco le ultime sul momento clamorosamente negativo di Pep Guardiola, che ora inizia a preoccuparsi per il proprio futuro
Anche i migliori possono cadere, fallire e ritrovarsi ad essere additati come la principale causa del male altrui e, nel caso di Pep Guardiola, ci troviamo esattamente in questo spiacevole terreno.
Quello che è da molti considerato il miglior allenatore della storia del calcio – che siate o meno d’accordo con tale affermazione è impossibile negare quantomeno la poderosa influenza esercitata dallo spagnolo su un’intera schiera di allenatori della nuova generazione, profondamente influenzati dalle rivoluzioni tattiche introdotte dall’attuale allenatore del Manchester City – in questo momento sta vivendo con grande probabilità il momento più complesso della propria luccicante carriera.
L’esaurirsi del disumano ciclo di vittorie con il Manchester City – vincitore di un numero insensato di scudetti nel campionato più competitivo al mondo – non era nei piani della dirigenza dei citizens, che ora sta riflettendo sul futuro.
Fino ad una manciata di settimana fa soltanto sentire “Guardiola” ed “esonero” nella medesima frase avrebbe fatto rimediare una cospicua quantità di insulti all’autore della provocazione, che ora, dopo l’ennesima delusione rimediata negli ultimi istanti del derby con lo United, non appare più come una provocazione, ma come un’eventualità piuttosto plausibile. In tal senso sono emersi dei dettagli nelle scorse ore.
Guardiola, l’esonero è dietro l’angolo? Le possibili destinazioni
Otto sconfitte e una vittoria nelle ultime undici partite… Probabilmente, anche alla luce del valore della rosa in campo, una statistica del genere avrebbe già significato l’esonero per ogni altro allenatore del mondo e persino Guardiola ora inizia a tremare.
Secondo quanto è possibile apprendere dalle recenti quote di Sky Bet, l’esonero del caso calcistico più impattante del terzo millennio è il secondo più probabile della Premier League, subito dietro a quello di Giulio Lopetegui.
In tal senso stanno iniziando a circolare le prossime possibili destinazioni di Guardiola e, tra le faraoniche offerte in Arabia e chi ipotizza un romantico ritorno al Barcellona, c’è anche chi crede che Guardiola non possa chiudere la propria carriera senza aver solcato i campi della Serie A anche da allenatore.
Dopo aver dispensato la propria proposta filosofica in Bundeliga, nella Liga spagnola e in Premier League, a Guardiola mancherebbero soltanto Francia e Italia per completare il quintetto delle leghe più influenti in Europa. Immaginare infatti un approdo di Guardiola all’Inter – prendendo il posto di Inzaghi, il quale sembra avvicinarsi sempre di più alla Premier League -, o al Milan – la permanenza di Fonseca per la prossima stagione appare a dir poco improbabile, o persino alla Roma – Ranieri dovrà scegliere un nuovo allenatore entro giugno e Guardiola è anche un ex dei giallorossi, inizia a divenire un’utopia ben più plausibile di quanto non potesse apparire fino a pochi mesi fa.