Dybala e i senatori via a gennaio: i Friedkin hanno detto basta. Tutti rischiano di essere ceduti nelle prossime settimane. Ecco la situazione dentro la Roma
I Friedkin, come vi abbiamo spiegato questa mattina, nella serata di ieri si sono fatti sentire. Hanno alzato la voce, gli americani, stanchi di vedere una Roma che non riesce in nessun modo a trovare continuità.
La sconfitta contro il Como ha reso la classifica di nuovo pesantissima da guardare e domenica all’ora di pranzo arriva il Parma di Pecchia, una squadra impelagata per la lotta alla salvezza e che cerca dei punti. Purtroppo, contro i giallorossi, tutti hanno la possibilità di prenderne. Detto questo, gennaio si avvicina e la rivoluzione è pronta. Lo hanno fatto sapere, senza nessuna possibilità di tornare indietro, anche i Friedkin. Tutti rischiano e anche i senatori, soprattutto loro, potrebbero andare via.
Calciomercato Roma, tutti a rischio
Un profondo cambiamento della rosa: dentro Trigoria è arrivato il momento di non guardare più nessuno in faccia. E allora ecco che rischiano di essere ceduti già a gennaio Cristante, Pellegrini e pure Mancini, ieri mandato in panchina nonostante la squalifica in Coppa Italia perché stanco. E nemmeno o stato febbrile di Hummels, che ha messo ko il tedesco, ha fatto cambiare idea a Ranieri, che ha deciso di schierare addirittura Celik come centrale di destra.
Ma non solo: in bilico c’è anche il futuro di Dybala e Paredes, i due campioni del mondo. Il primo era al passo d’addio in estate, il secondo ha un contratto in scadenza, che non verrà rinnovato e potrebbe avere il via libera verso il ritorno al Boca Juniors, che è un segreto di Pulcinella: al massimo in estate Leandro tornerà lì.
E infine come non pensare a Zalewski – anche lui in scadenza – oppure Hermoso, corteggiato da qualche spagnola. E per chiudere l’opera ovvio che potrebbe salutare pure Shomurodov, quello che sarebbe il vice Dovbyk che Ranieri l’anno scorso aveva al Cagliari e che non mandava in campo dall’inizio. Insomma, potrebbe essere una clamorosa rivoluzione.