Tradimento Pogba. A marzo il centrocampista francese, ex Juventus, potrà tornare in campo dopo la riduzione della squalifica per doping.
Il mercato offre spesso spunti previsti e prevedibili, ma è anche in grado di lanciare suggestioni che probabilmente rimarranno soltanto lettera morta ma che, nel momento in cui si percepiscono, sono in grado di emozionare.
Più si avvicina il momento dell’apertura ufficiale delle trattative più vengono fuori ipotesi di mercato più o meno realistiche. E nel mazzo ecco uscire l’indiscrezione che si ammanta di irresistibile fascinazione. Come quella lanciata a nove colonne dall’independent.co.uk. Protagonisti principali della vicenda sono, da un lato, la formazione più vincente dell’ultimo decennio che, però, sta attraversando il momento più difficile del suo ultimo decennio: il Manchester City di Pep Guardiola. Dall’altro troviamo uno dei più grandi centrocampisti degli ultimi vent’anni caduto in disgrazia per cause imputabili soltanto a sé stesso: Paul Pogba. Le strade di questi due grandi ‘attori’ del calcio mondiale potrebbero incrociarsi.
Tradimento Pogba. Ha scelto Pep Guardiola
Ebbene si. Il Manchester City di Pep Guardiola un pensiero profondo su Paul Pogba lo sta facendo. Il centrocampista francese da novembre è un giocatore svincolato dopo l’accordo con la Juventus per la risoluzione del contratto.
I Cityzens valutano l’opportunità di acquisire l’ex bianconero a parametro zero. La stagione sta presentando tutte le difficoltà possibili al Manchester City. Per tentare di superarle, almeno in parte, ecco anche la ricerca di soluzioni quasi estreme. Come Paul Pogba. Anche in questo caso, però, potrebbero sorgere dei problemi. Paul Pogba potrà tornare in campo a marzo, ma l’ex centrocampista della Juventus non è convinto della possibile soluzione Manchester City. Vuoi per il suo passato dall’altra parte della Manchester calcistica, firmata United, vuoi anche per via del processo che vede coinvolti i Cityzens che potrebbe portare ad una pesantissima penalizzazione per il club preludio di una più che possibile retrocessione in seconda divisione.
Un ‘annus horribilis’ per il Manchester City. Ed il 2025 non promette nulla di buono.