Il ‘Divino’, ospite negli studi di Sky, ha parlato della situazione della Roma proprio mentre si materializzava la sconfitta di Como
È il simbolo di una Roma che non c’è più. E non stiamo parlando solo del calcio ‘vecchie maniere’, quello senza il recupero stabilito dalla lavagna del quarto uomo, quello senza il VAR e con le partite che iniziavano e finivano tutte alla stessa ora.
La Roma di Paulo Roberto Falcao, per tutti il ‘Divino’, per parecchi ‘L’ottavo Re di Roma’, lottava per lo scudetto e per conquistare la Coppa dei Campioni. Un sogno trasformatosi in incubo in quella maledetta serata del 30 maggio 1984, quando i giallorossi persero tra le mura amiche dell’Olimpico la finale contro il Liverpool.
Ospite prestigioso negli studi di Sky Sport proprio mentre i ragazzi di Claudio Ranieri capitolavano inopinatamente in quel di Como, il fuoriclasse brasiliano, dall’alto della sua magica esperienza nella Capitale, ha dispensato consigli. Non lesinando il suo appoggio all’attuale condottiero ma anche mettendo in guardia dai pericoli di una situazione di classifica davvero preoccupante.
Da Ranieri all’appoggio dei tifosi: le verità di Falcao
“La Roma ha cercato di pareggiare e si è sbilanciata nel finale. Ma Claudio (Ranieri, ndr) è la persona giusta. Bisogna avere un po’ di calma e pazienza. La Roma non è abituata a stare in questa parte della classifica. Io credo in Ranieri“, ha esordito Falcao.
“Ricordo che quando giocavo io c’era una scritta in Curva Sud: ‘La Roma non si discute, si ama’. Se non si discute si accetta tutto. Ma in questo caso bisogna appoggiare la squadra. I ragazzi hanno bisogno della gente, della tifoseria. Bisogna essere coscienti del fatto che è difficile, ma pensare anche che le cose potranno cambiare. La Roma ha un allenatore capace, dipenderà molto da lui ma anche dai giocatori“, ha proseguito.
La chiosa è dedicata a Lorenzo Pellegrini: “La fascia viene data dai compagni. Il capitano è quello che si fa valere, scelto dalla squadra. Lui è adatto. Questo è un momento difficile, ma darà una grossa mano“, ha concluso.