È ufficialmente partito il casting sul futuro tecnico della Roma: idee differenti tra Claudio Ranieri e la proprietà americana
Più chiaro di così non poteva essere, Florent Ghisolfi, nel descrivere la situazione in atto e la strategia per l’immediato futuro della panchina giallorossa. Intervenuto nell’immediato pre-partita di Roma-Braga (sta diventando ormai una consuetudine, per il dirigente francese, essere intervistato dall’emittente di turno poco prima del match della squadra), il Ds non ha fatto mistero del grande lavoro che si sta facendo di concerto con mister Ranieri.
“Con Ranieri stiamo lavorando su due cose: sul mercato di gennaio, per migliorare la squadra, e sul prossimo allenatore. Sulle due cose vogliamo muoverci in anticipo e fare tutto con grande coerenza. Il prossimo tecnico? Lo decideremo al più presto e sarà il migliore. Non è importante che sia italiano o straniero, l’identità è importante“, aveva dichiarato non più tardi di due giorni ai microfoni di Sky Sport l’ex dirigente del Nizza.
Ovviamente, da giovedì sera, si sono scatenate voci, tra l’altro mai sopite, su chi possa essere il condottiero della Roma del futuro. I candidati sono più o meno quelli che circolavano all’epoca dell’esonero di Juric, arrivato tra l’altro a ‘fuoco lento’, ovvero rimandato più volte di settimana in settimana, il che ha dato adito ad una ridda di rumors spenti poi con la firma di Sor Claudio.
Ranieri, la preferenza è netta: scontro coi Friedkin
Dalle pagine de ‘Il Romanista‘ emerge oggi uno scenario che in qualche modo anticipa quelli che saranno i futuri veri dibattiti sulla figura di prestigio chiamata a guidare il club. L’attuale tecnico, futuro consulente del club come da contratto, ha fatto la sua scelta: vorrebbe un allenatore italiano, che già conosca il nostro calcio, e che possa portare il suo bagaglio di esperienza e vittorie.
Il profilo più appetito in questo senso – soprattutto dai titosi giallorossi – è quello di Max Allegri, col quale ad ogni modo finora non c’è stato alcun abboccamento ufficiale. Anche Carlo Ancelotti, pista difficile ma suggestiva, resta nome assolutamente gradito, mentre va via via sfumando la figura di Vincenzo Montella, legato alla Turchia da un contratto che dovrebbe onorare almeno fino ai Mondiali del 2026.
Un altro italiano, ma quasi esclusivamente di formazione straniera, è poi Francesco Farioli, attuale allenatore dell’Ajax già cercato dalla Roma dopo l’esonero di De Rossi e prima dell’avvento di Juric.
Insomma, le strade battute da Ranieri portano esclusivamente a colleghi italiani, mentre Ghisolfi e i Friedkin starebbero valutando con attenzione anche una serie di profili stranieri emergenti. In questo senso – e anche questo nome era già circolato qualche settimana fa – Edin Terzic resta un candidato forte per il prossimo anno.