La netta vittoria ottenuta in Europa League contro il Braga ha evidenziato ancora una volta il grande lavoro del mister testaccino
Due vittorie in cinque giorni. E già questa è assolutamente una notizia, per lo meno quest’anno. Dopo l’affermazione scaccia-crisi in campionato contro il Lecce, la Roma riprende la sua corsa anche in Europa asfaltando il malcapitato Braga in una serata che, al di là del robante punteggio (i gol sarebbero potuti essere anche di più) verrà ricordata per diversi motivi specifici.
Innanzitutto, dopo 214 giorni di astinenza, è tornato al gol Lorenzo Pellegrini, il Capitano, schierato a sorpresa da Claudio Ranieri in una serata che aveva visto, come cambiamento dell’ultim’ora, la rinuncia a Leandro Paredes per un attacco febbrile. L’ex Sassuolo, che pareva sparito dalle rotazioni del tecnico dopo lo scialbo primo tempo di Napoli, ha avuto il merito di sbloccare la gara regalando altre perle sparse qua e là nel match e sfiorando a più riprese la doppietta personale.
Aveva dunque avuto ragione, il tecnico giallorosso, a dire che Pellegrini stesse lavorando davvero bene in allenamento, e che si trattasse solo di aspettare che arrivasse il suo momento: missione compiuta. Per merito del giocatore ma anche grazie allo straordinario lavoro fatto da Ranieri. Che poi, nel corso della serata, avrebbe raccolto altri preziosi frutti del suo saggio lavoro.
Da Abdulhamid ad Hermoso, Ranieri ha fatto rinascere tutti
Già protagonista di una gara a due facce contro il Lecce – il giocatore saudita ha sì regalato l’assist a Pisilli per il gol del 3-1, ma precedentemente aveva causato il rigore concesso ai salentini per il momentaneo 1-1, Saud Abdulhamid ha vissuto la sua serata di gloria contro la compagine portoghese.
Corsa, iniziativa, coraggio e infine il gol. Come facevano le ali di una volta, l’asiatico è arrivato dalla fascia per poi tagliare verso il centro trafiggendo il portiere avversario con un bel diagonale incrociato. Come se non bastasse, dopo la rete, Abdulhamid ha anche provocato l’espulsione dell’estremo difensore portoghese con un’iniziativa che ha costretto quest’ultimo ad un’improvvida uscita fuori area con le braccia protese verso la palla: inevitabile il rosso.
E poi c’è Mario Hermoso, entrato al 73′ al posto di un sempre più convincente Hummels. Anche con lo spagnolo mister Ranieri ha evidentemente lavorato più che bene. Preciso e puntuale nelle chiusure nei pochi minuti sul terreno di gioco, l’ex Atletico Madrid si è tolto perfino la soddisfazione di andare a segno col gol del 3-0 che ha chiuso definitivamente la pratica.
Forse è eccessivo parlare, come ha fatto il ‘Corriere dello Sport‘ nell’edizione odierna, dei ‘Miracolati da Claudio‘, ma certamente la parabola agonistica dei tre marcatori europei della Roma lascia riflettere. Il recupero di risorse importanti per la squadra e la rivitalizzazione di personaggi precedentemente fischiati dal pubblico sono la dimostrazione dell’ottimo lavoro fatto dal mister. L’ennesima lezione è servita su un piatto che ora inizia a brillare di una lucentezza precedentemente persa del tutto…