Il futuro di Paulo Dybala potrebbe vivere un nuovo, clamoroso capitolo nel corso dei prossimi giorni: arrivano nuovi dettagli dalla Turchia
Benché l’apertura della sessione estiva di calciomercato non sia ancora imminenti, il tourbillon di indiscrezioni e di spifferi relativamente agli affari ancora in essere continua a tenere a banco. Con l’obiettivo di ritornare a fare punti per risollevarsi immediatamente e dare un calcio alla crisi, la Roma non può non tenerne conto.
Sia in entrata che in uscita, infatti, si prospetta un inverno denso di profondi cambiamenti in casa giallorossa. Nelle ultime ore hanno preso quota le indiscrezioni riguardanti un possibile addio anticipato di Hermoso e Le Fée, utilizzati con il contagocce in questo primo scorcio di stagione. Ma è chiaro che a prendersi le luci della ribalta continuino ad essere le tante voci che, in tempi e in modi diversi, hanno come protagonista Paulo Dybala. L’attaccante argentino – ricordiamolo – è legato alla Roma da un contratto in scadenza nel 2025, prolungabile automaticamente in caso di raggiungimento di un certo numero di presenze. Nelle ultime settimane, però, la Joya continua ad essere accostato a diversi club turchi, pronti ad uscire allo scoperto per far saltare il banco.
Calciomercato Roma, dalla Turchia: il Fenerbahçe è pronto a far saltare il banco per Dybala
In un mosaico ancora tutto da comporre, soprattutto il Fenerbahçe sarebbe pronto ad accelerare i tempi per regalare a Mourinho il rinforzo in attacco tanto atteso. A riferirlo è il giornalista Zafer Ertas, che spiega come il club di Istanbul stia continuando a sondare il terreno per l’attaccante della Roma.
Sebbene fino a questo momento alcuni dettagli abbiano frenato l’affare, si presume che le parti possano trovare la quadra definitiva nel prossimo incontro in programma. Ricordiamo, però, che i gialloblu di Turchia continuano a sondare con molto interesse anche Talisca che, a differenza di Dybala, avrebbe già dato la sua disponibilità di massima al trasferimento in Turchia. Un intreccio che, in un senso o nell’altro, potrebbe dunque vivere il suo autentico punto di non ritorno nel corso delle prossime settimane.