Tottenham-Roma, tra pochi minuti Claudio Ranieri, insieme a Hummels, parlerà in conferenza stampa in vista del match di domani. Ecco le sue parole
Seconda conferenza stampa pre-partita per Claudio Ranieri dopo quella contro il Napoli di qualche giorno fa. Adesso si vola in Europa e da Londra il tecnico giallorosso risponderà alle domande dei cronisti.
Sono tanti i temi che potrebbero essere trattati durante la conferenza: dalle condizioni di Dybala, ad esempio, impiegato solamente 3 minuti contro il Napoli, alle condizioni mentali di Pellegrini, del quale Ranieri ha già parlato. E poi Hummels e Saelemakers, che in questo momento dentro Trigoria sono temi caldi.
Sta iniziando la conferenza di Ranieri proprio in questo momento.
Sulla partita: “Non sarà una partita facile e lo sappiamo. Il Tottenham sta in un momento eccellente perché hanno fatto 4 gol al City. Hanno perso due volte sì, ma hanno vinto con United e Aston Villa. Ti martella, pressa, quel tipo di calcio che amo. Dà emozioni grandissime. L’allenatore sta facendo un grande lavoro. Gli faccio i complimenti”.
Sulla formazione: “In conferenza è venuto Hummels perché è un grande giocatore, non è sicuro che giochi o non giochi. Domani mattina parlerò con tutti per capire un po’ di più. Perciò sono sereno, la prestazione che abbiamo fatto a Napoli non mi è dispiaciuta, abbiamo perso per una disattenzione, per una mancanza di visione di traiettoria. La squadra ha reagito, ha lottato, era quello che avevo chiesto ai ragazzi. Abbiamo sbagliato un po’ di cose. Non mi aspettavo quel tipo di partita, abbiamo sbagliato giocate e alcune passaggi. La prestazione c’è. Il nuovo allenatore non ha la bacchetta. Vorrei dire che siamo come quel malato e arriva il dottore: il malato sta reagendo“.
Sull’Europa League: “Altissimo stimolo la sfida di domani, anche perché non ho avuto amichevoli per valutare. Io sono contento, ci tengo a ogni partita. Dybala? Si è allenato, non soffre di dolorini, anche per lui deciderò domani. A Napoli voleva essere con la squadra. Per questo l’ho messo quei pochi minuti, perché ho detto magari puoi inventare un passaggio filtrante, puoi inventare una punizione. Proprio perché non lo volevo mettere, l’ho portato solo perché lui mi ha chiesto di stare con la squadra, perché è un ragazzo molto attaccato ai suoi compagni, alla squadra, a tutto. Se no non l’avrei neanche portato a Napoli. L’ho messo dentro proprio come ultima cosa, proprio dico vediamo se riesce a fare qualcosa. Ma quello che gli ho chiesto, gli ho detto non ti far male perché sennò è inutile che ti abbia messo dentro gli ultimi tre minuti”.
Sull’importanza dei centrali difensivi: “Abbiamo studiato il Tottenham, mi piace come attacca, e spinge al massimo il suo motore. Dobbiamo essere intelligenti e furbi. Dobbiamo far viaggiare la palla velocemente”.
Sul Leicester: “Quando ho deciso di ritirarmi non pensavo minimamente di poter tornare e non me lo auguravo. C’erano solo due squadre che mi avrebbero potuto fare prendere questa decisione, Roma e Cagliari. Il Leicester si riprenderà, Vardy ancora fa il suo, gli auguri di uscire da questo momento negativo”.
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