Emergono nuovi indizi e aggiornamenti direttamente dal centro sportivo Fulvio Bernardini, dove Ranieri sta preparano il match con il Tottenham
Il primo match con il Napoli di mister Conte, seppur relativamente indicativo e conclusosi con l’ennesima delusione della stagione giallorossa, ha svelato una serie di perentorie priorità per la nuova Roma di Ranieri, al quale è stato affidato il compito di salvare quella che, con grande probabilità, è la stagione più deludente della storia giallorossa in termini di rapporto tra investimenti compiuti, aspettative nutrite dalla tifoseria e risultati ottenuti.
Si parte di certo dall’aspetto tattico, sul quale Sir Claudio parrebbe aver implicitamente chiarito un punto fermo: alla sua Roma non verrà richiesto di fare la partita, mettere in atto routine tattiche raffinate e dominare territorialmente il rettangolo verde ma, al contrario, l’unica priorità riguarderà la solidità e la compattezza di una formazione più volte sballottata da un concetto all’altro.
Il calcio di Ranieri è semplice e, secondo molti, è proprio dalle basi che si dovrà iniziare a ricostruire la parvenza di un’identità, anche se questa non dovesse adattarsi alle mode del calcio contemporaneo, in cui la raffinatezza e la creatività della proposta offensiva sono un merito particolarmente ricercato dalle nuove generazioni di tecnici (e non solo… basti pensare a Gasperini, Sarri e Inzaghi).
Sono stati restituiti segnali anche sul piano delle gerarchie in campo, sul quale mister Ranieri ha dimostrato di voler schierare i veterani e l’esperienza, ma senza alcuna immunità, come il cambio di Lorenzo Pellegrini ad inizio ripresa ha fatto ben intendere. Massima fiducia e priorità assoluta nei confronti di Paulo Dybala, trattato fino ad ora come un gioiello prezioso, la cui attuale fragilità ha costretto Sir Claudio ad esibirlo con oculatezza. Una cosa è certa… come più volte avvenuto nella propria carriera, Ranieri si soffermerà più sul piano mentale e caratteriale rispetto a quello tecnico-tattico.
Che Tim Coates fosse stato sollevato dal suo temporaneo ruolo di psicologo della Roma non è certamente una notizia dell’ultima ora, tuttavia La Repubblica ha svelato nella sua edizione odierna che le cause del suo allontamento sono da imputare soprattutto a Sir Claudio Ranieri, il quale avrebbe comunicato alla proprietà statunitese di non avere la necessità di un altra figura che interferisse tra lui e i propri ragazzi.
Come già specificato, è proprio sul piano mentale che Ranieri gioca con maggior enfasi e convinzione la propria partita e, avere un intermediario che modificasse e influenzasse il lavoro sulla mente del gruppo non era certamente cosa gradita al tecnico di Testaccio.
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