Niente rinnovo e addio Roma: futuro da scrivere. Ennesima prestazione da dimenticare e anche Ranieri se n’è accorto
Bocciato dopo 45 minuti. E per tutti, ovviamente, insufficiente. Tra tutti i problemi che ci sono dentro la Roma, uno in questo momento è rappresentato, purtroppo, anche da Lorenzo Pellegrini.
Il capitano ieri è stato sostituito all’intervallo da Ranieri e, lo stesso tecnico, nella conferenza stampa prepartita aveva appunto parlato di lui. Anche alla fine del match di Napoli ha detto questo: “Sta passando un periodo particolare, va aiutato e io sto cercando di farlo“. Ma, questo periodo particolare sta diventando davvero lungo. E la Roma non si può permettere, vista la classifica davvero bruttissima e con un campionato ormai chiuso a novembre senza obiettivi – sono già 15 i punti di distacco dalla zona Europa, impossibile ad oggi pensare ad una rimonta – di perdere ulteriore tempo. Non ce n’è.
Niente rinnovo per Pellegrini: addio vicino?
Ma quale futuro, per Lorenzo? Pellegrini ha un contratto fino al 30 giugno del 2026 ma ad oggi, svela il Corriere dello Sport in edicola questa mattina, non solo non si è parlato di rinnovo, ma appare complicato immaginarlo ancora a Roma. Un addio, quindi, non è del tutto da escludere alla fine di questa stagione e ad un solo anno dalla chiusura del proprio rapporto di lavoro con il club giallorosso: davanti ad un’offerta ritenuta soddisfacente, qualora dovesse arrivare, la Roma potrebbe anche cedere quel giocatore che sembrava potesse avere le spalle larghe per prendere il posto di Daniele De Rossi con la fascia da capitano.
E invece in pochi anni tutto è cambiato. Un’involuzione importante che è sotto gli occhi di tutti. Problemi sicuramente più mentali che fisici – anche se sotto questo aspetto c’è stato pure qualche stop – che hanno fatto capire, anche a Ranieri, e dopo soli 45′, che forse questo non è il momento di puntare su di lui. Solamente13 palloni toccati a Napoli, pochissimi per uno che dovrebbe prendere per mano la squadra e aiutarla a risorgere. Il futuro, quindi, è assai incerto.