La famiglia Friedkin fa i conti con una situazione difficile da gestire: l’annuncio non lascia troppe alternative agli americani
Protagonisti di una serie di decisioni forse inusuali per la comune mentalità anglosassone della gestione di un club – tre esoneri in un anno solare sono una sorta di record – i Friedkin sono andati sul sicuro nella scelta del quarto tecnico della formazione giallorossa in pochi mesi.
Affidarsi a Claudio Ranieri, oltre ad aver per lo meno temporaneamente placato le contestazioni di una piazza sempre più in ebollizione, dovrebbe essere garanzia di una certa organizzazione tattica che magari farà storcere la bocca agli innovatori del gioco, ma che potrebbe e dovrebbe produrre un cambio di rotta. Necessario se non si vuole vivere una stagione da incubo, che già ora sembra ricalcare, anche nel numero di allenatori succedutisi alla guida del club, quella thrilling del 2004/05.
Oltremanica, dove i tifosi dell’Everton attendono da settimane l’annuncio ufficiale sull’acquisizione del 94,1% delle quote del club inglese da parte degli stessi imprenditori americani, vige una preoccupazione diversa, ma non per questo meno intensa. Per ora, ovviamente, nulla che si possa imputare alla gestione della proprietà americana, che di fatto deve ancora prendere il timone dei Toffees. Le premesse, figlie di una situazione già critica in precedenza, non sono certo delle migliori.
Già penalizzato prima di 10 punti, poi ridotti a 6, nella stagione precedente – quella in cui, tra l’altro, il club di Liverpool ha rischiato seriamente la retrocessione – l’Everton non ha ancora smesso di tremare per la situazione finanziaria messa sotto la lente d’ingrandimento dalla Football Association inglese.
I problemi col Fair Play Finanziario, come riferito dal portale ‘Everton News‘ per bocca del giornalista Graeme Bailey, hanno lasciato cicatrici profonde all’interno della società. Tanto più che la storia potrebbe non esser ancora finita, visto che gli interessi maturati sui debiti contratti per la costruzione del nuovo stadio potrebbero portare all’apertura di un nuovo filone d’indagine. Le conseguenze potrebbero ovviamente ripercuotersi sulla classifica, col rischio di ulteriori sanguinose penalizzazioni.
L’autorevole esperto ha detto la sua a proposito della situazione che i Friedkin, una volta insediatisi definitivamente, troveranno sulla rive blu del Mersey: “C’è una preoccupazione. Si sa che ci sarà un cambiamento nei sistemi la prossima estate, ma mi hanno detto che è qualcosa di cui i Friedkin sono consapevoli e che sono a loro agio con questo stato di cose, ecco perché stanno prendendo il controllo“, ha esordito.
“Potrebbe non essere una cosa che avviene da un giorno all’altro, ma mi è stato detto che sono pienamente consapevoli delle implicazioni della situazione finanziaria, e di ciò che deve essere fatto non appena assumeranno la guida del club“, ha concluso.
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