Non si placano le voci su una possibile cessione della Roma da parte della famiglia Friedkin: avanza la candidatura araba
Mentre tentano di riguadagnare posizioni in termini di gradimento presso la piazza giallorossa – in questo senso l’ingaggio di Claudio Ranieri potrebbe rappresentare una sorta di tregua armata col popolo romanista – e mentre devono ancora concludere ufficialmente l’acquisizione del 94,1% di quote dell’Everton – i Friedkin sono attenti a considerare eventuali proposte per la cessione dell’AS Roma, il club a cui, a detta del neo tecnico, ‘la famiglia americana tiene davvero molto‘.
In attesa di riorganizzare il club secondo logiche organizzative più consone al funzionamento dello stesso, Dan e Ryan non sono insensibili ad offerte provenienti tanto da imprenditori italiani quanto da emiri e sultani facenti parte del ricco mondo arabo. Per quello che riguarda la presunta proposta da 1 miliardo e 200 milioni di euro presentata da Raffaello Follieri – l’imprenditore arricchitosi con la rivendita di beni immobili del Vaticano finiti all’asta – la voce sembra già essersi smorzata.
Sarebbe invece di grande attualità l’avanzata del mondo arabo, del resto già in atto, nel grande calcio europeo. Da anni, com’è noto, il Manchester City è in mano al grande fondo degli Emirati Arabi Uniti, mentre il PSG, che da anni tenta senza successo, di coronare il sogno Champions League, è governato da Al-Khelaifi, esponente in vista del mondo qatariota. Più recente l’acquisizione, da parte del rampante fondo saudita PIF, del Newcastle, club di Premier League in grande ascesa.
Lo stesso PIF, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, è già entrato in modo massiccio nel mondo del tennis con la sponsorizzazione e l’immissione di ingenti capitali nel circuito ATP e WTA. E il calcio? Oltre ai Magpies ci sono rumors che vorrebbero Bin Salman, il Primo Ministro del paese, in procinto di investire in Italia.
Cessione arabo, il mondo arabo tentenna: le rivelazioni di Rocco Bellantone
Intervenuto in diretta sul canale Twitch di Asromalive.it, l’esperto di geopolitica Rocco Bellantone ha fatto il punto della situazione sull’interesse tanto dei qatarioti quanto dei sauditi, a proposito di una possibile acquisizione del pacchetto di maggioranza della società Roma.
“Ci sono degli indizi. A fine ottobre l’emiro Altani in visita di Stato incontra la Premier Meloni e il Presidente Mattarella. Parlano di tutt’altro, ma poi ha il tempo di vedere Roma-Inter, e i rumors si sono accavallati. È sotto gli occhi di tutto il rallentamento del business calcio rispetto al PSG: questa estate hanno dimostrato di voler cambiare a provare strategia. E i grandi investimenti fatti per il Mondiale 2022 hanno permesso di fare sport washing, Ma poi di fatto non hanno lasciato granché altro. Oggi il Qatar si va a sedere nei tavoli che contano, quelli internazionali. La mia sensazione, lo dico da analista di geopolitica, è che rispetto al giocattolo calcio, l’emiro si sia disamorato“, ha esordito.
“Il legame tra PIF, Riyhad Season, subito dopo l’entrata per lanciare la candidatura di Riyhad verso l’Expo 2023, con il logo che c’era sulle maglie della Roma, è di carattere commerciale. E ha funzionato tanto in presenza dell’ex CEO. Gli uomini forti dell’Arabia Saudita si fanno vedere ogni tanto. Accordi commerciale che sono lo scalino che potrebbe anticipare qualcosa di più. Ne parlava anche ‘Repubblica’. C’è il pallino di mettere le mani su Pietralata, sul nuovo stadio, e il modello potrebbe essere quello che hanno usato gli Emirati Arabi, che si sono presi il City e lo stadio intero“, ha concluso Bellantone.