L’arrivo del tecnico testaccino cambia anche il destino del campione tedesco: nuova opportunità per il campione del mondo
È finita come un po’ tutti, sotto sotto, avevano sperato: la Roma ha finalmente il suo nuovo allenatore, e mai scelta fu più apprezzata da una piazza arrivata ai limiti dell’esasperazione dopo i clamorosi errori fatti dalla proprietà in questi mesi.
È finita come tutti avrebbero voluto, con lui, il ‘vecchio’ romanista incapace di dire di ‘no’ al suo amore, tornare sulla panchina giallorossa per la terza volta. Ancora da subentrato, ancora una volta chiamato a riparare qualcosa che si è rotto, costruendo un’identità di squadra ben definita e ben riconoscibile. Insomma, la sua specialità, come racconta la sua straordinaria carriera di uomo buono per tutte le stagioni.
Manca solo la firma, che salvo improbabili colpi di scena arriverà nella mattinata di giovedì, per poter annunciare ufficialmente che Claudio Ranieri sia il nuovo tecnico del club capitolino. Accolto a Fiumicino dall’entusiasmo di 200 tifosi, tra cui il tennista Flavio Cobolli, già ‘Derossiano’ della prima ora, Sor Claudio dirigerà il suo primo allenamento nel pomeriggio.
Il decano degli allenatori italiani è chiamato a compiere l’ennesimo miracolo di una carriera che ha avuto il suo culmine con lo storico titolo in Premier League conquistato col piccolo Leicester City nel 2016. Ma Ranieri è tanto altro. È anche quello che contese fino all’ultima giornata lo scudetto all’Inter del Triplete: non certo una squadra invisibile nella storia del calcio moderno.
Si sprecano già le ipotesi sul modulo e sugli uomini ai quali si affiderà il 73enne testaccino. Lungi dal voler dare suggerimenti a chi certamente ne sa più di tutti, si può ipotizzare che al centro del progetto tecnico della sua creatura, il nuovo mister terrò nella debita considerazione colui che forse più di tutti è stato penalizzato dalla precedente gestione Juric.
Stiamo ovviamente parlando di Mats Hummels, il campione del mondo arrivato sul gong del calciomercato estivo e impiegato solamente 23 minuti dall’ormai ex allenatore giallorosso. Relegato al ruolo di riserva mai entrante, l’ex Dortmund era ormai vicino ad un amaro addio. Che si sarebbe consumato a gennaio, magari con una rescissione anticipata del contratto.
Il carisma e l’esperienza del tedesco sono qualità che sembrano perfette per la prima fase di ricostruzione a cui sarà chiamato Ranieri nel suo lavoro. Al di là della scelta di giocare con la difesa a quattro (l’ipotesi più accreditata) o a tre, Hummels potrebbe diventare una colonna dello schieramento del tecnico. Una nuova risorsa per la terza faccia stagionale di una Roma chiamata a risollevarsi subito. E in fretta.
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