Roma, annuncio choc dalla Nazionale: “Addio alla fine del match”

Roma, arriva l’annuncio choc in questa fase critica per la società dei Friedkin: “Addio alla fine del match”. Ha spiegato tutto, ecco gli ultimi aggiornamenti.

Le tensioni continuano a crescere in casa Roma, con gli ultimi sviluppi successivi all’esonero di Ivan Juric che, due giorni dopo la sconfitta col Bologna, vedono ancora i giallorossi senza allenatore. La partita contro gli emiliani, decisa dal gol di Jesper Karlsson, ha rappresentato un punto di rottura per il tecnico, ormai già da tempo ai margini di un progetto e di una situazione nella quale non è mai riuscito a inserirsi felicemente.

Roma, annuncio choc dalla Nazionale
Dan e Ryan Friedkin (Lapresse) – asromalive.it

 

L’attesa, col passare del tempo, aumenta sempre di più, con una rosa di nomi al vaglio delle attenzioni e delle indagini dei Friedkin e dei propri collaboratori rispetto a quella che potrebbe rivelarsi una scelta decisiva per il futuro a breve e medio termine della Roma. Intanto, mentre alla squadra è stato concesso un ulteriore giorno di riposo in attesa dell’annuncio ufficiale della nuova guida tecnica, è arrivata un’intervista non proprio banale di Samuel Dahl.

Il laterale svedese, escluso dalla lista UEFA e fino a domenica mai impiegato né da Juric che da De Rossi, si è espresso su diversi temi, toccando anche le questioni più calde di questo delicatissimo momento in casa Roma. Dahl ha parlato anche dell’esonero del tecnico e delle modalità singolari successive al fischio finale di due giorni fa.

Esonero Juric e ‘chiamata’ al nuovo allenatore della Roma: le parole di Samuel Dahl

“Subito dopo la partita ci ha riuniti nello spogliatoio e ha detto che non era più il nostro allenatore,” racconta Dahl sull’esonero di Juric. “La Roma è riuscita a licenziare due allenatori già alla prima partita di Serie A, e personalmente non ho mai visto un allenatore licenziato subito dopo una partita. Vedremo cosa succede, non ne ho idea”.
Samuel Dahl (Lapresse) – asromalive.it
“Ora devo ricominciare da capo e dimostrare le mie qualità a un nuovo allenatore. Lo faccio ogni giorno da quando sono arrivato; voglio giocare come tutti gli altri e domenica finalmente ne ho avuto l’opportunità. È stato più difficile del previsto. Non sono arrivato alla Roma con l’idea di giocare subito, lo sapevo, ma quando ti siedi in panchina settimana dopo settimana, la cosa si insinua nel tuo corpo”.
“Alcuni giorni torno a casa più deluso di altri. Devi parlarne con i tuoi cari e affrontare la situazione al meglio, anche se non sempre è facile. Mi è stato chiesto se ho un cane. No, non ce l’ho, ma mi piacerebbe. La mia famiglia ne ha uno, e sarebbe bello avere una piccola compagnia. Adattarsi all’Italia non è semplice; l’ambiente è più duro e i giocatori sono migliori, sia fisicamente che mentalmente. E poi c’è la lingua: non conosco l’italiano e qui non parlano molto bene l’inglese.
“Mi metto pressione per imparare la lingua, perché comunicare aiuta a creare legami con i compagni. Sono felice per l’esordio in Serie A e spero di dimostrare qualcosa. Vedremo se il nuovo allenatore avrà visto la partita o sa chi sono. Ma tutto dipenderà da quello che farò ogni giorno in allenamento e a bordo campo.”
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