Roma fischiata e contestata, la Curva Sud ha detto basta: ne resta solamente uno. Gli ultimi aggiornamenti durante la sfida col Bologna.
Continuano le disastrose difficoltà della Roma di Juric, reduce dall’ennesima prestazione a dir poco insufficiente contro il Bologna, almeno in questi primi quarantacinque minuti. I fattori di discussione precedenti il match erano stati già numerosi e avevano toccato una pluralità di aspetti, inerenti soprattutto la posizione di Ivan Juric, che potrebbe essere giunto davvero al capolinea della sua esperienza capitolina, dopo circa due mesi di permanenza.
Quali saranno le scelte della società su questa e altre questioni non è ancora chiaro, ma sono tutt’altro che da escludersi sorprese importanti anche a partire dalle ore immediatamente al termine di una gara che, finora, non ha lasciato presagire nulla di buono.
Roma-Bologna, area di contestazione: la Curva Sud dice basta
Molto infelice, infatti, la prestazione della rosa di Juric, tra le cui fila, forse, solamente l’incolpevole Svilar e il premuroso Pisilli paiono non essere passibili a critiche e osservazioni.
Intanto, la reazione dello Stadio al fischio della prima frazione di gara è stata assordante quanto veemente, dando continuità a quella pesante ma doverosa e giusta aria di polemica che aveva contraddistinto la partita sin dalle sue battute finali, seppur intramezzata da momenti di tifo e supporto. Dopo il gol del Bologna, infatti, la Curva Sud non ha più cantato e ha rimosso bandiere e drappi.
Dopo il fischio di Manganiello, assordante la pioggia di fischi nei confronti della squadra di Juric, con lo stesso allenatore che, già durante la partita, era stato preso di mira insieme ai suoi giocatori. Durante l’intervallo, intanto, da segnalare anche il coro e il supporto della Curva nei confronti di Mats Hummels, che durante la fase di allenamento ha salutato e ringraziato i tifosi per il supporto.