Ivan Juric ha ormai le ore contate: durante la sosta del campionato dovrebbe arrivare il nuovo allenatore giallorosso. Friedkin ha preso atto della situazione
Arrivano, non arrivano, ritardano, annullano il volo: la giornata di sabato, tanto a Trigoria quanto nel bollente etere romano, è vissuta nel dubbio se si sarebbero fatti rivedere a Trigoria a 53 giorni di distanza dall’ultima volta. Quella in cui formalizzarono, con una decisione mai perdonata dai tifosi, la decisione di esonerare Daniele De Rossi.
Con una popolarità che è ai minimi termini non solo a causa dell’impopolare scelta di rimuovere, con un comunicato scarno, la leggenda giallorossa dal suo incarico, la famiglia Friedkin fa i conti col fallimento della strada intrapresa.
Ivan Juric, l’uomo scelto ‘per vincere’, per proseguire un progetto nel quale, nella sola estate del 2024, gli imprenditori americani hanno fatto mercato per 120 milioni di euro, ha fallito. Inutile girarci intorno. Se qualcuno ha continuato timidamente a sostenere che la squadra non segua i dettami tattici del croato, le incredibili gestioni di Mats Hummels e di Paulo Dybala, non convocato per la gara contro il Bologna nonostante il calciatore abbia di fatto contraddetto le motivazioni fornite dal tecnico, hanno messo una pietra quasi definitiva sulla scollatura esistente tra il mister e il gruppo.
Sebbene non del tutto presenti e partecipi di queste situazioni di campo e di spogliatoio, gli americani avrebbero capito che è necessario, o quanto meno auspicabile, un cambiamento in tempi brevi. Forse brevissimi.
Come sottolineato dal ‘Corriere dello Sport’ nella sua edizione odierna, una nuova rivoluzione è alle porte. Il tema dell’allenatore è vincolato all’annuncio del nuovo CEO e, magari, anche di un direttore tecnico che possa sostenere la carente struttura societaria. Oltre a registrare il nome di Marzio Perrelli, vice presidente di Sky Italia, come candidato per il ruolo occupato fino a meno di due mesi fa da LIna Souloukou, tiene banco il profilo che dovrà raccogliere la bollente panchina del club capitolino.
I Friedkin, contrari ad un traghettatore, vorrebbero un nome forte, di prestigio, per rilanciare da subito le ambizioni del club. In pole ci sarebbero Roberto Mancini e Massimiliano Allegri, ma la figura di un grande ex resta sullo sfondo. Non è da escludere il clamoroso ritorno di Vincenzo Montella, che ha iniziato la sua carriera da allenatore proprio traghettando la Roma nella seconda metà della stagione 2010/11.
Stavolta però, sarebbe tutto diverso. Per accettare l’incarico l’ex Aeroplanino dei tempi belli dovrebbe rescindere il suo contratto con la Federazione turca. Difficile, ma non impossibile, considerando l’ottimo lavoro svolto dal tecnico campano ad Euro 2024 e non solo.
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