Mats Hummels ha le ore contate nella Capitale, dopo le esclusioni multiple di Juric. Il centrale tedesco non può più restare alla Roma
Dopo aver giocato la finale di Champions 6 mesi fa, Hummels tutto poteva immaginarsi tranne che un trattamento del genere. Una sola presenza è troppo poco per spingerlo a restare, con alcune sirene di mercato che già risuonano alla sua porta.
Il rapporto non è mai decollato, c’è poco da fare. Mats Hummels è arrivato nella Capitale con l’intenzione di ritagliarsi ancora una parte di carriera ad alti livelli. Dopo aver giocato la finale di Champions League la scorsa stagione con il Borussia Dortmund ci si attendeva di certo molto di più da lui. Il problema è che non si tratta di un problema fisico o di inserimento, ma di gestione tecnica. Juric ha espresso anche ieri, prima della sfida con l’Union SG, che l’esclusione del tedesco è di natura tecnico-tattica. Nessuna conferma di litigi o discussioni, anche se pensare che adattare Cristante al centro della retroguardia al suo posto sia meglio è perlomeno provocatorio.
Fatto sta che fino a questo momento Hummels ha messo insieme 23 minuti (a Firenze), una sola presenza e 11 partite interamente in panchina. All’attivo c’è uno sfortunato autogol proprio al Franchi e nient’altro. Francamente vedendo gli scempi che la linea arretrata ha combinato anche a Verona diventa impossibile ipotizzare che il suo apporto possa essere peggio di così, ma per Juric resta una convinzione incrollabile.
La novità di queste ultime ore è che Mats Hummels non vuole più restare a Roma. Il suo futuro, già a gennaio, sarà probabilmente altrove. Il centrale classe ’88 vuole poter giocare titolare e fra un paio di mesi farà le valigie verso altri lidi. Sulle sue tracce c’erano in estate il Brighton, in Premier League e il Maiorca, in Liga, poi anticipati dalla Roma.
Al momento la strada più probabile sembra quella che porta in Germania, con diversi club della Bundesliga che potrebbero riaccoglierlo in patria. Lo Stoccarda, ad esempio, garantirebbe anche l’impegno in Champions League, mentre non sembra possibile un ritorno al Borussia Dortmund o al Bayern Monaco. Qualche sirena riguarda anche l’Eintracht Francoforte, avversario della Roma in Europa League. L’unica cosa certa è che il campione del mondo 2014 è pronto ad andarsene fra meno di due mesi.
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