I Friedkin stanno attraversando di certo il momento più basso della loro gestione romana. I proprietari americani stanno per tornare a Trigoria
Dopo aver passato costantemente i primi tre anni nella Capitale, negli ultimi 12 mesi gli imprenditori californiani sembrano aver virato verso altri lidi i propri interessi. L’acquisto dell’Everton e l’assenza al fianco della squadra sono un campanello d’allarme rumorosissimo. Siamo arrivati ad un punto di svolta probabile.
La Roma è sola, completamente abbandonata, sia da un punto di vista tecnico che societario. La squadra di Juric ha pareggiato anche in quel di Bruxelles contro l’Union SG, al termine di una partita noiosa e priva di grandi spunti. Un 1-1 che non soddisfa nessuno e che mette a rischio il passaggio del turno in Europa League anche tra le prime 24 (le prime 8 sono ormai quasi andate definitivamente visto il calendario). Pellegrini e compagni non riescono a trovare la quadratura del cerchio in campo e anche le scelte dell’ex tecnico del Torino (vedi Hummels) lasciano a dir poco perplessi.
La cosa strana è che nonostante risultati non certo positivi, Juric è ancora sulla panchina giallorossa. La sua posizione sembra però piuttosto traballante e non sono esclusi colpi di scena la prossima settimana, durante la sosta, qualora arrivasse un risultato non positivo contro il Bologna. I Friedkin sono dati di rientro a Trigoria in questi giorni (forse ore) e ogni volta che si riaffacciano da queste parti, ultimamente, hanno sempre preso delle decisioni tranchant. Tutti si aspettano un esonero che probabilmente presto arriverà.
Il tema legato alla Roma è però di più ampio respiro rispetto al semplice cambio in panchina. Si perché i Friedkin devono decidere cosa fare con la società, considerando che una cessione al momento non si può escludere. Il disimpegno è stato sin qui troppo palese per essere casuale e potrebbe portare ad un colpo di scena entro la fine del campionato. Che ci siano sirene arabe (e anche di altra provenienza) intorno alla Roma, non è di certo una novità dell’ultima ora. Resta da capire cosa intendono fare Dan e Ryan, ora concentrati anche sulla gestione dell’Everton.
Un possibile rilancio, qualora ci fosse ancora la volontà di restare nella Capitale, risponde al nome di Roberto Mancini. L’ex allenatore della Nazionale è libero dopo aver rescisso con la Federazione dell’Arabia Saudita. A lui andrebbe affidato un progetto a medio-lungo termine, magari affiancandogli anche un dirigente di un certo livello. Questo potrebbe essere il segnale di una proprietà che intende ripartire e non dismettere, ma il tempo stringe e il momento dei giudizi è sempre più vicino.
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