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Separazione UFFICIALE e colpaccio Marotta: la saga argentina continua

Giungono novità in merito ad uno degli obiettivi più chiacchierati delle scorse settimane tra i corridoi di Appiano Gentile, dove Marotta si prepara a chiudere un colpo clamoroso

Soltanto quattro miseri punti distanziano attualmente il gradino più alto del podio dalla sesta piazza di Serie A, con Napoli, Inter, Atalanta, Fiorentina, Lazio e Juventus sostanzialmente attaccate dopo undici giornate. La massima lega italiana è tornata a dare spettacolo, in una stagione dove – ora che anche il Napoli di Conte ha dimostrato di essere composto da esseri fallibili nella severa sconfitta rimediata al Maradona contro i ragazzi di Gasperini – pare esserci spazio per sorprese e rapidi ribaltamenti di fronte.

La corazzata nerazzurra di Simone Inzaghi – partita come indiscussa favorita ad agosto – ha mostrato con evidenza i segni del tempo, risultando sensibilmente più permeabile sul piano difensivo (l’Inter ha preso ben tredici gol sino ad oggi, superando in soli undici match la metà del numero di reti subite lo scorso anno in tutto il campionato) e meno frizzante su quello offensivo.

Separazione UFFICIALE e colpaccio Marotta: la saga argentina continua (Ansafoto) – Asromalive.it

Tra le fila della tifoseria nerazzurra vi sono diverse teorie per spiegare tale deterioramento prestazione, da chi incolpa l’eccessiva considerazione della Champions League da parte del tecnico piacentino, a chi, come in occasione dell’eliminazione dalla Champions dello scorso anno, denuncia un’età media sin troppo alta.

Difatti i nerazzurri detengono la media anagrafica più generosa del campionato (29,1 anni a fronte dei 24,2 della giovanissima Vecchia Signora di Thiago Motta), il che spinge i tifosi a desiderare nuovi nomi su cui costruire un futuro solido. In tal senso, nel corso delle ultime ore, sono emersi nuovi dettagli su un pregiato obiettivo di Marotta & co.

Enzo Fernandez nel mirino di Inter e Barcellona

Se dovessimo controllare la carta d’identità del centrocampo titolare dell’Inter troveremmo un Nicolò Barella 27enne, un Hakan Çalhanoğlu 30enne e un saggio Henrikh Mkhitaryan nato nel lontano 1989. Insomma… non propriamente dei ragazzini.

Se è indubbio che l’esperienza di questi calciatori abbia svolto un ruolo primario nei recenti successi dell’Inter, è altrettanto evidente come la possibilità di affidarsi a forze fresche possa giovare, anche e soprattutto considerando i più fronti su cui i nerazzurri devono lottare.

Separazione UFFICIALE e colpaccio Marotta: la saga argentina continua (Ansafoto) – Asromalive.it

Nel corso delle ultime ore sono tornate a farsi insistenti le voci relative all’interesse dell’Inter nei confronti di Enzo Fernandez, il quale sembra ancora pagare lo scotto delle 107 milioni di sterline investite dal Chelsea per prelevarlo dal Benfica nel 2023. Le svariate panchine di seguito accumulate dall’argentino rendono sempre più plausibile una partenza, il che contribuirebbe ad alimentare ulteriormente il terremoto esistenziale in cui il 23enne si trova (la sua storica compagna ha annunciato la separazione sui social).

Tecnico, rapido, intelligente, creativo e giovane, Fernandez non potrebbe che giovare alla manovra nerazzurra e, come riportato da The Sun, l’Inter è insieme al Barcellona la candidata più quotata per accogliere il compagno di Cole Palmer. Questa volta tuttavia niente parametri zero e formule speciali.. Marotta e colleghi dovranno infatti mettere mano al portafoglio per prelevare un calciatore attualmente legato ai Blues fino a giugno 2032.

Leonardo Marcucci

Laureando in Lettere, la mia infanzia si è consumata in una piacevole convivenza tra calcio e cinema. Tuttavia, a differenza di molti, nel mio caso la scrittura non è mai stata un piacevole ripiego ad una sfumata carriera da calciatore o regista, ma, al contrario, l’obiettivo è sempre stato chiaro e univoco: diventare un giornalista. Affetto da una grave patologia che mi impedisce di assistere ad una qualunque manifestazione umana, senza ritrovarmi a fare ordine tra una sequela di analisi e conseguenti giudizi (alle volte dissonanti tra loro), ho sempre individuato nel giornalismo la pratica più proficua e stimolante per tentare di unire l’utile al dilettevole.

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