Scambio tra attaccanti, regalo Scudetto. Il Napoli sta dominando il campionato e vuole arrivare fino in fondo. Gennaio sarà determinante con la finestra di mercato invernale.
Va bene Thiago Motta alla Juventus, così come Paulo Fonseca al Milan, ma il ritorno di Antonio Conte in Serie A ha suscitato, da subito, un interesse spasmodico. Chi ha raccontato il calciomercato ha ripetutamente sottolineato come il tecnico salentino attendesse la chiamata della Juventus prima e del Milan poi.
Le due grandi ‘storiche’ del calcio italiano hanno poi fatto altre scelte e chissà che non si siano già pentite. Il Napoli ha scelto Conte e Conte ha poi scelto il Napoli. L’inizio di stagione non avrebbe potuto essere più promettente per i colori azzurri. Il primo posto in classifica ha riportato l’entusiasmo che sembrava perduto dopo lo scudetto datato 2023. Il Napoli ora è tornato nuovamente al vertice ed intende rimanerci. Conte spinge sull’acceleratore come soltanto lui sa fare. Il tecnico salentino sta dando il meglio di sé e pretende che la società faccia altrettanto. Anche a fronte di nuovi investimenti durante la finestra di mercato invernale.
Scambio tra attaccanti, regalo Scudetto: Juve out
C’è chi il Napoli, ed il suo ambiente caldissimo, li conosce molto bene. Pierpaolo Marino ha partecipato a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live. Ha parlato del Napoli e dei suoi prossimi, possibili acquisti ‘invernali’.
Un nome che circola in ambiente Napoli è quello di Marcus Rashford, attaccante inglese del Manchester United e della nazionale inglese. Pierpaolo Marino benedice la possibile operazione di mercato del club partenopeo: “La vedrei bene, come operazione. Simeone merita di giocare di più e si ritaglia gli spazi che può, ma Raspadori deve crescere”, questo il suo giudizio riportato da ilnapolionline.com. L‘arrivo di Marcus Rashford potrebbe pertanto avvicinare l’addio di Giacomo Raspadori. Da tempo il classe 2000 di Bentivoglio è ‘obiettivo mirato’ della Juventus. Il Napoli punta lo scudetto e Marcus Rashford può essere il tassello mancante, e vincente, nell’organico di Antonio Conte.
E chissà che qualcuno non si sia già pentito…