Emergono novità relative alla condizione di Artem Dovbyk, la cui presenza in campo con il Torino è stata preclusa a causa di una fulminante febbre dell’ultimo minuto
La sfida di Halloween con il Torino di mister Vanoli non ha certamente fatto evaporare in soli novanta minuti le svariate e consolidate perplessità nutrite nelle scorse settimane dal popolo giallorosso, ma, se non altro, ha restituito a Paulo Dybala la joya del gol e ad Ivan Juric quei punti necessari ad evitare un brusco esonero.
Il tecnico croato sarà costretto a vincere e convincere nel corso dei tre match che dividono la Roma dalla sosta di novembre, durante la quale la sensazione è che i Friedkin, nel caso in cui dovessero dirsi delusi dalla conduzione di Juric, potrebbero persino iniziare a pagare il terzo stipendio in contemporanea per far sbarcare nella capitale un nuovo tecnico.
La sfida con i granata ha visto una serie di novità di formazione più volte ipotizzate ma mai attuate sino a ieri sera, quando i tifosi giallorossi hanno visto per la prima volta la Roma di Juric con Paulo Dybala nel ruolo di falso nueve. Una scelta coraggiosa, che, come la firma dell’argentino ben testimonia, ha immediatamente dato i suoi frutti.
Nelle scorse ore in molti, vedendo il bomber Artem Dovbyk fuori dai giochi nella sfida di halloween, hanno temuto che l’ucraino salterà anche il match con i veronesi di Zanetti. Ecco le ultime dal centro sportivo Fulvio Bernardini.
Dovbyk recupera: dovrebbe esserci con il Verona
Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport il centravanti giallorosso in maglia numero 11 avrebbe effettivamente svolto la sessione di allenamento odierna in autonomia, ma la sensazione è che egli abbia definitivamente recuperato dalla febbre che gli ha precluso la presenza contro il Torino.
A meno di sorprese dell’ultimo minuto, dunque, il bomber ucraino dovrebbe essere in campo nella sfida di Verona, il che permetterebbe a Paulo Dybala di tornare nella propria posizione ideale (quella di fantasista dietro la punta). In realtà, anche nel match con i granata, la gran parte del tempo la Joya ha galleggiato tra le linee, lasciando entrare in area i propri compagni più dinamici.