Cessione Roma. La fondamentale vittoria contro il Torino è già passata in cavalleria. Tornano prepotentemente in auge le voci di cessione della società giallorossa.
Paulo Dybala ha permesso alla Roma di incamerare tre punti fondamentali. Se non aiuteranno a rasserenare gli animi, a quanto pare il popolo giallorosso non sembra intenzionato a rivedere le sue posizioni, di certo hanno regalato un po’ di ossigeno alla malmessa classifica giallorossa.
Non è cambiato molto, ma molto potrebbe cambiare da qui a poco. La Roma squadra è ancora in piena fibrillazione. La stagione in corso sta offrendo scenari ad alta tensione. Ivan Juric prova a riportare tranquillità in un ambiente che sembra non volerne sapere. E se la squadra un giorno si, ed un altro pure, appare come una polveriera dove in un qualsiasi momento una scintilla può provocare un’esplosione, anche ai livelli più alti della società capitolina sembra siano in atto delle grandi manovre.
La proprietà americana si muove per cambiare la Roma. Ed è probabile che la Roma cambi presto.
Cessione Roma: arriva la conferma
Ciclicamente ritornano in auge voci che riguardano l’ eventualità di una cessione dell’AS Roma. Da oltre Manica arrivano qualcosa di più che semplici illazioni. Notizie che tracciano possibili, ed imminenti, scenari riguardanti la società giallorossa.
Da footballinsider247.com arrivano interessanti novità. Le dichiarazioni dell’ex dirigente dell’Everton, Keith Wyness, stanno già scatenando un’ondata di reazioni. L’ex CEO dell’Everton ha svelato come la famiglia Friedkin abbia intenzione di legarsi ‘profondamente’ al club di Liverpool. Una volontà che porterebbe la proprietà americana ad un passo successivo ben preciso. “Mi è stato detto che sembra che ci sia stata una mossa per vendere una quota di circa il 30%.”, questo il pensiero di Keith Wyness. I Friedkin sono ormai prossimi all’acquisto dell’Everton ed ormai da tempo si parla di concreti interessi arabi nei riguardi dell’AS Roma. Il Fondo sovrano saudita di investimento (PIF) e l’investitore saudita Turki Alalshikh non rappresentano voci immaginarie ma realtà concrete che attendono soltanto un segno dalla capitale.
Per poi affondare il colpo.