Il verdetto ufficiale ha spazzato via i dubbi che continuavano ad aleggiare sulla vicenda. Non si torna più indietro: ecco cosa sta succedendo
Non sono pochi gli spunti che nel campionato di Serie A stanno calamitando le attenzioni mediatiche. Allargando il raggio d’azione, a prendersi le luci della ribalta in queste ore sono purtroppo le condizioni meteo che stanno mettendo in ginocchio Valencia, causando il rinvio di alcune gare di campionato. Oltre agli inconveniente ‘naturali, però, impossibile non menzionare anche le conseguenze arrecate da problemi di natura squisitamente tecnica.
Quanto successo al Palazzetto di Via della Libertà a Magione, ad esempio, ne è una manifestazione tangibile. Un black out improvviso avvenuto sabato 26 ottobre ha infatti costretto la TMM Magione e l’ASD Priverno, due compagini che militano nel campionato di B2 di volley femminile, a rinviare l’ingresso in campo. Una volta constatata l’impossibilità a scendere in campo, si è deciso di optare per un altro palazzetto, questa volta a San Feliciano. I direttori di gara, però, anche in questo caso hanno deciso di non decretare l’avvio dell’incontro. Scenario analogo a quello che si sarebbe verificato poco dopo, quando è stato scelto un palazzetto di Perugia per provare a disputare il match. Tuttavia, anche in questo caso gli arbitri non hanno potuto decretare l’inizio del match visto che erano trascorse più di due ore dall’orario previsto.
A questa situazione che definire paradossale sarebbe solo ed esclusivamente un eufemismo ha quindi posto fine la giustizia sportiva, che ha decretato la vittoria a tavolino del Priverno per 3-0. Una decisione che, come prevedibile, sarà destinata a far molto discutere. Ad ogni modo la compagine di Magione ha ancora la possibilità di presentare ricorso per provare a far saltare il banco.