Giungono novità in merito ad una proposta a dir poco sorprendente rivolta direttamente alla presidenza giallorossa in questo momento di crisi
Se l’assunzione di Daniele De Rossi e gli oltre cento milioni di euro spesi nel corso dell’estate avevano contribuito concretamente a calmierare le contestazioni dirette alla presidenza Friedkin in seguito all’esonero di José Mourinho, pare che l’esonero di Daniele De Rossi e la successiva chiamata di Ivan Juric (il cui rendimento non ha certamente fatto cambiare idea al popolo giallorosso) rischino di divenire dei colpi sin troppo vigorosi per evitare il livore della tifoseria capitolina.
La clamorosa debacle con la Fiorentina di mister Palladino sembrerebbe aver definitivamente radicalizzato anche quelle frange della tifoseria che ancora riponevano nel tecnico croato delle ferventi speranze e, ora, la città eterna sembra essere piuttosto compatta nel desiderio di veder partire Ivan Juric.
L’enigma è tuttavia ancora puntuale e urgente: chi potrebbe sedere sulla panchina giallorossa nel tentativo di contrastare il violento uragano che ha investito il centro sportivo Fulvio Bernardini? Sono emerse nelle scorse ore delle dichiarazioni a dir poco clamorose in grado di smuovere l’ambiente giallorosso e le certezze della proprietà statunitense.
Ferrero scatenato contro Dan Friedkin: “Non può fare l’americano a Roma”
A spedire una lunga lettera aperta a LaPresse è stato l’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, da sempre rinomato e convinto sostenitore dell’As Roma. L’imprenditore classe ’51 ha riversato su carta (virtuale) tutte le frustrazioni da tifoso covate nel corso delle ultime settimane: “Cari Friedkin, la Roma va rifondata. Basta mettere toppe e buttare soldi su questa squadra, sulla società. Io mi sono messo contro tutta la Sampdoria perché fin da bambino ho vissuto e tifato la Roma. Quella di Di Bartolomei, di Liedholm, sono cresciuto nella curva della Roma, il mio cuore pulsa giallorosso.
Lo sfogo di Ferrero continua: “Ma oggi sono molto incazzato, perché caro presidente Friedkin noi siamo molto felici che lei è venuto a investire nella Roma, ma siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri. La Roma va rifondata. Lei non ha speso 100 milioni, li ha buttati“.
Ferrero prosegue, candidandosi direttamente come consigliere giallorosso: “Formiamo il nuovo governo Roma, basta buttare soldi. Basta direttori sportivi stranieri come Monchi e Ghisolfi. Con tutte le eccellenze che abbiamo dobbiamo per forza farci del male prendendo gente che ha fatto spendere soldi a vuoto? Non siamo l’Onu, siamo la Roma“.
E poi “Lei, presidente, che va rispettato per quanti soldi ha messo nella Roma, non può venire a fare l’americano a Roma. Io non voglio soldi e non cerco lavoro, voglio solo che ci regali un sogno. Ho fatto 14 anni alla Sampdoria con risultati pazzeschi. Il calcio è amore, passione. Lei vuole lo stadio sold out? Ci regali il calcio. Oggi ci ha regalato solo pallone, pallonate e pallonari, e non per colpa sua“.
Il magnate cresciuto a Testaccio conclude: “Ho 74 anni, non voglio denaro, voglio regalare un sogno a tutti i miei lupacchiotti. Siamo romani, romanisti, e amiamo la Roma, se si fa consigliare con meno soldi e più amore, vivrà tutti i giorni con grande soddisfazione. Vorrei incontrarla, caro presidente Friedkin: per amore della Roma prendo anche il primo volo e vengo a New York: salviamo la Roma“.