Voti Fiorentina-Roma 5-1, la prestazione degli uomini di Juric è una vergogna. Caduta choc al Franchi di Firenze.
Si è da poco conclusa la gara tra Fiorentina e Roma, a dir poco importante per entrambe le squadre e dal sapore europeo sia per Juric che per Palladino. Il tecnico giallorosso, in particolar modo, era ben conscio del valore e lo spessore della trasferta del Franchi, soprattutto per dare continuità alla, seppur sofferta, vittoria contro la Dinamo Kiev in Europa League.
L’approccio alla gara, per quanto positivo e propositivo, non ha certamente soddisfatto in termini di risultato e andamento, come ben restituisce il vantaggio di due reti a zero che Kean e Beltran erano riusciti a imporre a Pellegrini e compagni in poco meno di venti minuti. Pochissimi i sufficienti nei primi quarantacinque minuti e, soprattutto, in quella parentesi iniziale quasi horror per diversi giocatori della Roma, tra cui Ndicka e Celik.
A confermarlo anche il doppio cambio intorno al trentesimo minuto, che ha visto Cristante e Angelino lasciare spazio a Koné e Zalewski. Al di là dell’illusione momentanea generata dal grande goal proprio del centrocampista francese, la squadra di Juric non è riuscita in alcun modo a chiosare la prima frazione di gioco con uno svantaggio dimezzato.
“Colpa” del solito Kean, bravo a inserirsi e sfruttare l’assist al bacio di un Edoardo Bove padrone di un centrocampo e protagonista di una prestazione a dir poco importante contro la sua ex squadra, dopo aver già imbucato una difesa apparsa in difficoltà tanto quanto la zona mediana di campo in occasione della prima rete.
Tante le insufficienze con il su citato Celik tra i protagonisti maggiormente infelici per il fallo (valutato tale da Sozza) in area di rigore proprio su Bove e, più in generale, per un’ormai consueta incapacità di incidere offensivamente, oltre che per un corpo di disattenzioni in fase difensiva che lo rendono, anche questa volta, uno dei peggiori in campo
Non bene, in generale, una difesa e un centrocampo apparsi imbambolati soprattutto nella fase costata il 2-0 iniziale alla Roma. Andata in svantaggio per 3 a 1, la squadra di Juric nel secondo tempo ha addirittura fatto peggio, subendo il 4 a 1 di un Bove onnipresente e padrone di un centrocampo a dir poco anonimo e monocorde, dove, solo qualche mese fa, proprio il giovane romano e romanista pareva non poter trovare in alcun modo trovare spazio. Strano!
Ad ampliare interrogativi, beffe e negatività di una serata che condanna la Roma verso un abisso sempre più profondo è stata poi l’autorete di Hummels, certamente non colpevole e, forse, tra i pochissimi ai quali non si può recriminare molto, se non il fatto di essere emblema di come, talvolta, paia davvero non esserci limite al peggio. Suo, infatti, il ‘merito’ del pokerissimo imposto dai toscani ad una squadra ormai morta.
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