Chiesa al Milan. E’ stato uno dei protagonisti dell’ultima sessione di mercato e potrebbe esserlo nuovamente a gennaio. Per l’ex Juve un immediato ritorno in Serie A?
Il campionato riprende a correre dopo l’intermezzo europeo, mentre il mercato non si ferma mai. E mentre in campo si corre e si lotta nelle segrete stanze di ciascuna società si studiano nuove operazioni.
Tutte le grandi, chi per un verso chi per un altro, provano a giocare d’anticipo in vista della sessione di gennaio. La finestra di mercato invernale può permettere soluzioni immediate, oppure operazioni-ponte in vista dell’estate. In queste ore alcuni media inglesi stanno ponendo la loro attenzione su un giocatore che ha da poco lasciato l’Italia e la Juventus: Federico Chiesa. Il 27enne attaccante di Genova è attualmente in forza al Liverpool ma il suo inizio di stagione con la maglia dei Reds è stato tutt’altro che entusiasmante. Poco campo e tanta panchina per l’esterno azzurro. Vuoi per il necessario ambientamento, vuoi per la forte concorrenza, il suo rendimento è stato certo inferiore alle aspettative.
Gennaio può portare delle novità per l’attaccante italiano?
Chiesa al Milan, dirigono i Friedkin
In ambito di mercato le operazioni a catena sono la quotidianità. Basta che se ne sblocchi una ed ecco che uno o più seguono a cascata. E’ quanto ipotizza footballinsider247.com in riferimento al concreto interesse dell’Everton, società da poco nelle mani della famiglia Friedkin, per Samuel Chukwueze.
Operazione che potrebbe andare in porto già a gennaio. Operazione potrebbe dare, inoltre, il la al ritorno in Italia di Federico Chiesa. Il Milan, così come il Napoli, hanno puntato l’ex esterno della Juventus. Entrambe potrebbero chiudere l’operazione con la formula del prestito, senza però includere eventuali opzioni quali il diritto di riscatto o, ancor meno, l’obbligo. Federico Chiesa ha sottoscritto un contratto con il Liverpool a scadenza giugno 2028 con un ingaggio decisamente importante, oscillante tra i 6 ed i 7 milioni di euro netti. Compenso difficilmente sostenibile per i due club italiani. Il tutto senza contare il costo del cartellino, ben più elevato dei circa 13 milioni di euro intascati dalla Juventus a meno di un anno dalla scadenza del contratto dell’attaccante.
