Un rinvio dietro l’altro: adesso è anche ufficiale. Il campionato è totalmente nel caos. Ma le condizioni meteo hanno vinto ancora
Ha creato dibattito e polemiche la decisione del sindaco di Bologna di rinviare il match di questo pomeriggio che era in programma al Dall’Ara tra Bologna, appunto, e il Milan.
Una gara che si potrebbe recuperare, forse, nel prossimo mese di febbraio, non prima, e che di conseguenza falsa un po’ tutto il calendario. La Lega di Serie A ha cercato in tutti i modi di farla giocare questa partita: o a parte chiude o a campo neutro. Ma il Bologna ha rifiutato questa possibilità e quindi ha messo nei guai un po’ tutti. Ma il maltempo ha vinto ancora, e anche in un’altra regione, in maniera ufficiale, è arrivata un’altra presa di posizione che coinvolge parecchi campionati.
Un rinvio dietro l’altro: in Piemonte non si gioca, è UFFICIALE
La tanta pioggia caduta nei giorni scorsi e le previsioni meteo non favorevoli, hanno fatto prendere una decisione al Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta: tutte le attività del Calcio a 11 in programma in questo weekend sono state annullate.
“Il consiglio direttivo del Comitato, tenuto conto delle avverse condizioni atmosferiche degli ultimi giorni e viste soprattutto le abbondanti piogge previste per il 26 e il 27 ottobre sia in Piemonte che in Valle d’Aosta, ha optato per il rinvio in toto, viste le già tante richieste di rinvii nelle varie categorie, dalle Giovanili Provinciali e Regionali, Maschili e Femminili, fino al mondo della Scuola Calcio e delle Prime Squadre. Restano invece in programma le gare di venerdì 25 ottobre e di lunedì 28 ottobre, salvo eventuali decisioni legate alle previsioni meteorologiche del momento. L’attività riprenderà nel weekend di sabato 2 e domenica 3 novembre, ma non slitteranno i calendari, come specificato nell’ultimo comunicato: al momento quindi le giornate saranno da ricalendarizzare durante la settimana o in un weekend dove non sono previste partite”. Questo si legge nella nota ufficiale. Insomma, niente pallone. Ma forse per queste categorie è giusto così, non si può e non si deve rischiare nulla.