Il caso Bologna-Milan tiene banco in queste ore: l’annuncio ufficiale porta ad un nuovo ribaltone, con i tifosi che ora sono in confusione
Il match di domani è ancora in forte dubbio per la situazione del capoluogo romagnolo. Resta da capire se sarà possibile giocare, nonostante il parere negativo del sindaco. Si stanno facendo largo altre ipotesi.
Il maltempo che ha colpito l’Italia, soprattutto il Nord, non può lasciare indifferente nemmeno il mondo del calcio. A farne le spese nello specifico è il match che dovrebbe vedere opposte Bologna e Milan, sabato alle ore 18, è stata ad un passo dal rinvio. Questo perché il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, giovedì ha firmato un’ordinanza con cui impone di sospendere il match. Le forti piogge che hanno portato a numerosi lavori di ripristino della zona Porto-Saragozza, che ospita lo Stadio Dall’Ara, possono essere un fattore determinante per la decisione. Si verrebbero infatti a creare problemi di ordine pubblico con l’intera capienza dell’impianto.
L’accesso e il deflusso, più la presenza delle forze dell’ordine, andrebbero a fornire un ulteriore danno alla già martoriata area. Il discorso del rinvio non può essere però legato strettamente alla decisione del sindaco e il Prefetto deve ancora esprimersi in materia. La Lega di Serie A preme per giocare e offre come soluzioni o uno spostamento in campo neutro (già preallertato il Sinigaglia di Como), oppure disputare il match a porte chiuse a Bologna.
Bologna-Milan, il presidente Scaroni non ha dubbi: “Si deve giocare”
Questa mattina sta andando in scena un’assemblea di Lega Serie A, presso la sede di via Rosellini a Milano. Tra gli argomenti all’ordine del giorno la ripartizione delle risorse delle stagioni sportive per il triennio 2024/27 legate ai ricavi della Coppa Italia e ai contributi a favore delle società che disputano Europa League e Conference League, ma anche il calendario internazionale e i diritti televisivi. Vista l’attualità si parlerà anche del caso Bologna-Milan. Al momento dell’ingresso in Lega, l’amministratore delegato rossoblu Fenucci, ha rimandato la decisione alle prossime ore, confermando che se ne sta parlando proprio ora.
Molto più diretto, come riportato dai nostri colleghi di calciomercato.it, è stato il presidente del Milan Scaroni. Per lui la soluzione è quella di giocare la partita o a porte chiuse o in un altro stadio, ma senza prendere in esame alcun rinvio o cancellazione momentanea del match. D’altronde il calendario fittissimo di impegni per entrambi le squadre (che disputano la Champions League) consiglierebbe di rimanere aderenti all’orario delle 18 di sabato 26 ottobre. Vedremo se alla fine si andrà a Como o si resterà al Dall’Ara a porte chiuse.