Esonero Juric e niente De Rossi: i Friedkin hanno già preso una decisione sull’eventuale tecnico della Roma. Siuazione clamorosa
Se Juric, come spiegava la Gazzetta dello Sport questa mattina, si gioca la panchina contro la Dinamo Kiev con l’ombra di De Rossi che potrebbe tornare a Trigoria, il pensiero e le notizie che vengono fuori dal Corriere dello Sport, invece, vanno decisamente verso un’altra direzione. Che, diciamolo, ha quasi del clamoroso.
No, un De Rossi bis, almeno per il momento, nonostante in caso di altro ribaltone tutto il popolo giallorosso vedrebbe di buon occhio un ritorno di DDR, non è nei pensieri dei Friedkin. Il giornale, per iniziare ad articolare questo concetto, riprende il comunicato della proprietà che parlava di “vincere trofei”. “Non occorre essere esegeti per comprendere il non detto, anzi il non stampato: con De Rossi questo desiderio non poteva essere appagato” si legge. Quindi? Quindi la soluzione è sotto gli occhi di tutti, ed è un’altra.
Esonero Juric: no a De Rossi. I Friedkin verso un terzo allenatore
I Friedkin non avrebbero nessuna intenzione di tornare indietro e, se nemmeno Juric dovesse andare bene per portare a casa qualche titolo, allora la strada che dovrebbe essere praticata è quella di un terzo allenatore. Questo è il concetto che filtrerebbe da Trigoria.
Ovvio che la speranza è una sola, vale a dire che il tecnico croato dimostri di avere in mano la situazione e che quindi si possa concludere serenamente insieme a lui la stagione. Certo, il momento non è felice: i risultati sono quelli che sono, le sconfitte sono pesanti e nelle ultime diciassette partite la Roma ha vinto solamente tre volte. Ecco perché Juric ieri ha citato la “mentalità vincente” che in questo momento nella sua squadra manca. Già da stasera, lui, si aspetta una reazione importante, una di quelle che possono decisamente essere fondamentali per il proseguo dell’annata. Altrimenti un addio appare più vicino. Ma niente De Rossi, insomma.