Roma-Dinamo Kiev, Ivan Juric sta parlando in conferenza stampa proprio in questi minuti. Ecco le parole del tecnico in vista della sfida di domani in Europa League
Domani torna in campo la Roma, e dopo la rifinitura di questa mattina Ivan Juric parlerà, come al solito, in conferenza stampa.
Il match contro gli ucraini – che al debutto in questa competizione sono stati battuti dalla Lazio – è di fondamentale importanza per la Roma che è ancora alla ricerca della prima vittoria in Europa dopo il pareggio contro l’Athletic Bilbao e la sconfitta contro l’Elfsborg. Insomma, tre punti che si potrebbero rivelare decisivi non solo per la classifica ma anche e soprattutto – secondo almeno le voci che ci sono in queste ultime ore – anche per il futuro del tecnico. Secondo alcuni, il croato, si gioca la permanenza in base ai risultati del match di domani e a quello di domenica prossima in casa della Fiorentina.
In sala stampa è arrivato Juric, insieme a lui Baldanzi.
Sulle rotazioni: “Non ho deciso ancora, Mancini non ha finito allenamento per un attacco febbrile. Un poco di cambi li farò”.
Sulle prestazioni: “Vedo una Roma a metà di come la voglio. In questo momento non abbiamo la mentalità vincente. Nelle ultime 17 ne abbiamo vinte tre. Le prestazioni sono positive ma alla fine stringi stringi e non vinci. Contro l’Inter abbiamo fatto una partita di sostanza. Fare un punto, perdere, ed essere contenti non va bene. Da domani mi aspetto una volontà superiore, perché quando sei in una situazione così negativa serve carattere. Da domani, da domenica, mi aspetto questo. Non sono più accettabili partite con errori come li abbiamo fatto”.
Sulla salute mentale della squadra: “Penso che la squadra ha fatto anche con il Monza cose giuste. Non siamo quelli che la Roma deve essere al momento. Bisogna cambiare mentalità. Sono contento delle prestazioni in generale, ma i risultati non sono sufficienti. Non vedo scuse e non le do: qui c’è tutto, c’è da reagire con carattere e il momento è questo. Penso che la mia squadra debba dimostrare di che pasta è fatta”.
Sui difensori: “Hermoso sta bene e mi piace molto in quel ruolo lì. Nella mia visione di quinto preferisco uno che dribbla, Angelino lo vedo molto lì, nei tre dietro. Ma non è una scelta per mancanza di alternative ma è una scelta tecnica”.
Sulla formazione: “Ci sto pensando a chi giocherà, non ho deciso. Di Le Fée ho parlato, di Hummels abbiamo bisogno e dobbiamo decidere quando è il momento giusto. Ma ci sto pensando seriamente”.
Sull’ultima spiaggia per il tecnico: “A me non manca proprio niente, la situazione è perfetta. Col direttore parliamo sempre e sento la sua fiducia. A me come persona non manca nulla. Posso attaccarmi alle scuse, ma anche i giocatori lo possono fare, ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Qui è tutto top. Il problema è di mentalità. Non troviamo scuse. Il gol di Monza non l’ho mai preso in vita mia. Non mi va bene questo andazzo di una squadra che gioca, si impegna, migliora un po’, non mi basta”.
Sugli obiettivi: “Visto come sono andati gli ultimi anni la visione della società è quella di andare in Champions League. Ma per me tutte le partite sono uguali. Tutto è importante, ma l’obiettivo primario è la Champions”. E poi annuncia anche che Baldanzi giocherà titolare.
Sulla mentalità: “Per me, con tutta sincerità, per il gioco e quello che propone la squadra ha fatto passi in avanti. La mentalità vincente si allena durante gli allenamenti. E lì che diventi tosto, duro, non cadi e rimani sul pezzo. Il lavoro quotidiano ma anche l’affrontare la partita in un certo modo ti aiuta ad avere la mentalità vincente. Bisogna cominciare a vincere e voler vincere. E noi su questo non ci siamo ancora”.
Sul rendimento di alcuni uomini in campo, in particolare sulla coppia centrale: “Ci sono alcune cose buone, ma si può fare meglio in mezzo. Ci sono partite in cui ero soddisfatto l’altro giorno molto meno. Abbiamo soluzioni in quella zona di campo. E poi per me sono tutti uguali, quindi capiremo se è il momento di trovare delle soluzioni diverse”.
Ancora sulla mentalità: “Io penso che quando gioco a Monza devo vincere. Guardando la partita contro l’Inter devo pareggiare. Quando fai partite di un certo tipo devi ottenere, poi ci saranno giornate che giochi male e perdi. Le prestazioni sono superiori ai risultati, ma non è una scusa. Vuole dire che non siamo pronti. Questa squadra crescerà, hanno una situazione unica: da una situazione di totale disastro possono risalire. Devono avere una fame allucinante di ribaltare, ti capita poche volte di essere contestato, fischiato: la sfida migliore che c’è, devono ribaltare, e per farlo devono diventare bestie. Voglio un’altra mentalità, mi aspetto da domani un’altra roba”.
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