Non si placano le polemiche per alcune decisioni arbitrali nel calcio italiano: stavolta è arrivata una punizione esemplare
Sono passate appena 8 giornate di campionato in Serie A, e i moviolisti – nonché i tifosi particolarmente insoddisfatti di talune squadre – hanno già ampio materiale da presentare a supporto delle loro convinzioni per presunti torti arbitrali subiti.
La protesta in certe occasioni ha toccato anche i dirigenti, come dimostra lo sfogo avuto dal Ds della Lazio Angelo Fabiani al termine dell’infuocato match dell’Allianz Stadium tra i bianconeri e i capitolini.
“Questa VAR a cosa serve? Se serve a qualcosa, dovrebbe essere utile per tutti gli episodi mentre a volte sembra che vada a senso unico. E non è una cosa che riguarda la Lazio ma tutto il calcio. Così non si va da nessuna parte a meno che non facciamo un calcetto“, ha tuonato il dirigente ai microfoni di DAZN nell’immediato post partita.
A proposito di calcetto, o di Futsal secondo la denominazione istituzionale, la FIGC si è appena pronunciata su un caso risalente ad un incontro dello scorso 12 maggio tra il club Futsal Perugia e Il Futsal Pistoia valevole per i play-off del campionato di Serie B Femminile della stagione sportiva 23/24.
La decisione assunta dall’organo giudicante della FIGC sul tesserato della società umbra suona tanto come un monito per successive eventuali rimostranze sopra le righe provenienti direttamente da membri di un club.
“GIANLUCA GORACCI, all’epoca dei fatti tesserato con la qualifica di dirigente accompagnatore della società Futsal Perugia, in violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva sia in via autonoma che in relazione a quanto previsto dall’art. 36, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva per avere lo stesso, a seguito dell’incontro Futsal Perugia – Futsal Pistoia del 12.05.2024 valevole per i play-off del campionato di Serie B Femminile della stagione sportiva 23/24, adottato una condotta ingiuriosa e/o irriguardosa nei confronti dell’arbitro che ebbe a dirigere la gara de qua, e in via più generale, della classe arbitrale nel suo complesso intesa, mediante l’invio, in data 14.05.24, di un messaggio privato sul profilo social “Instagram” dell’arbitro avente ad oggetto frasi ed espressioni offensive“, si legge nella nota della FIGC.
La sentenza, riportata alla fine delle motivazioni, è stata emessa: “Rilevato che il Presidente Federale non ha formulato osservazioni in ordine all’accordo raggiunto dalle parti relativo all’applicazione della sanzione 1 (uno) mese di inibizione per il Sig. Gianluca GORACCI“, conclude la nota.
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