Esonero Juric: nonostante i Friedkin abbiano ripreso i contatti con De Rossi spunta un terzo allenatore. Ecco quello che potrebbe succedere
Tensione alle stelle e aria davvero caldissima. Dentro la Roma si naviga a vista. E Repubblica questa mattina lancia la bomba.
Il giornale fa un passo indietro, riprendendo il comunicato dell’esonero di De Rossi e poi il susseguente arrivo di Juric fatto “per vincere trofei”. Ma i Friedkin in questo caso erano “consapevoli che fosse una bugia, probabilmente spesa per indorare l’ennesima pillola alla piazza in ebollizione”. E allora che si fa? Si cambia ancora, a quanto pare, visto che il giornale sottolinea che da qualche ora i proprietari della Roma avrebbero ripreso i contatti con Daniele De Rossi, cacciato dopo il pareggio contro il Genoa e ancora sotto contratto per tre anni. “L’impressione a Trigoria è che Juric sia un allenatore poco legittimato all’interno della squadra: delle sue richieste, tante, precise, ambiziose, in campo se ne vedono poche” viene ancora scritto.
Esonero Juric: oltre De Rossi spunta un terzo tecnico
Dei principi tattici del croato, è evidente, si è visto poco. Le marcature uomo su uomo, vero mantra dell’ex Torino, praticamente nemmeno l’ombra. Una situazione che appare evidente a tutti, una situazione che potrebbe anche portare all’ennesimo ribaltone inaspettato in panchina con buona pace di una progettualità e di una ricerca della serenità che ci deve essere all’interno del gruppo.
Juric praticamente si gioca la panchina nelle prossime due partite: quella contro la Dinamo Kiev in Coppa giovedì sera dentro un Olimpico che appare malinconico rispetto a poco tempo fa, e quella contro la Fiorentina in programma domenica sera in trasferta su un campo difficilissimo e contro una squadra, quella di Palladino, che sembra aver trovato i giusti meccanismi. Ma torna De Rossi? La chiusura dell’articolo è questa e un po’ di dubbi li mette: “Ma attenzione, perché la proprietà lontana e imprevedibile potrebbe anche pensare a una mossa a sorpresa: né Juric, né De Rossi, ma un terzo allenatore“.