L’Italia sospesa per sei mesi: una punizione esemplare ben spiegata dal comunicato UFFICIALE. Adesso è una vera e propria mazzata.
Sembrava uno di quei classici episodi che tanto fanno discutere nel mondo del calcio: proteste veementi contro decisioni arbitrali, accuse di favoritismi e gesti plateali di disapprovazione in campo.
E invece, sorprendentemente, non si tratta di calcio, ma di un’altra disciplina sportiva. L’Italia di pallanuoto maschile è stata sospesa per sei mesi a seguito di intimidazioni fisiche e minacce verbali nei confronti degli arbitri. La decisione arriva dall’Unità per l’Integrità degli Sport Acquatici (Aqiu), che ha giudicato la condotta della squadra italiana come una violazione dell’articolo 5 del Codice di Integrità durante gli ultimi Giochi Olimpici. Oltre alla sospensione, l’Italia dovrà anche pagare una multa di 100.000 dollari.
Squalifica UFFICIALE per l’Italia Pallanuoto: il comunicato spiega tutto
Secondo il presidente della Federazione Internazionale di Nuoto (Fina), Husain Al-Musallam, l’Aqiu è stata creata per “eliminare qualsiasi forma di cattiva condotta all’interno dello sport” e garantire equità e integrità. Questa unità indipendente ha l’obiettivo di spingere verso un ambiente sportivo più pulito, libero da comportamenti scorretti.
Tutto è iniziato nei quarti di finale contro l’Ungheria, quando un errore arbitrale evidente costrinse gli azzurri di Sandro Campagna a giocare gli ultimi quattro minuti della partita in inferiorità numerica. Nonostante il coraggio dimostrato nel recuperare il pareggio, l’Italia perse ai rigori. Le proteste non si fecero attendere: la squadra cercò di ottenere la ripetizione del match, ma senza successo.
Nella successiva partita contro la Spagna, gli azzurri protestarono apertamente: si schierarono di spalle durante l’inno nazionale e giocarono i primi minuti in inferiorità numerica come gesto simbolico. Un gesto di ribellione e un atteggiamento che ora costano caro. Il comunicato ufficiale che spiega tutto è consultabile nella sua versione integrale al seguente link: https://aquaticsintegrity.com/wp-content/uploads/2024/10/2024.10.17-AQIU-Adjudicatory-Body-decision-re-ITA-Water-Polo-Team-a.v..pdf
Attraverso una nota ufficiale, la Federnuoto ha inoltre annunciato che non presenterà ricorso: “La Federnuoto non farà ricorso ma ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l’immagine della pallanuoto“.