Stagione finita, ufficiale: anche perché di solito questi campionati alla fine di aprile sono già chiusi. Ecco la decisione del giudice sportivo
Stagione finita. E no, in questo caso non parliamo di un infortunio. Sono quelli che, di solito, a questo punto della stagione, indicano che qualcosa è andato storto e che è arrivato il momento di fare una cosa sola: vale a dire quella di mettersi sotto e recuperare da un problema fisico. Sì, di solito. Perché in questo caso parliamo di una lunga squalifica.
Da diverse settimane, ormai, sono iniziati anche i campionati minori: dall’Eccellenza per finire alla Terza Categoria. Tutti in campo, per passare qualche ora in serenità, per arrabbiarsi un poco quando le cose non vanno benissimo, per tenersi in forma. Peccato che, molto spesso, sono gli arbitri quelli che ci vanno di mezzo, presi di mira da persone che perdono la testa, in maniera inspiegabile in molti casi, e che non riescono a mettere un freno a quello che stanno per fare. Inqualificabili, in poche parole.
Stagione finita, UFFICIALE: squalificato fino al 30 aprile
Insomma, una squalifica che chiude in anticipo il campionato, così come viene riportato da tuttocampo.net. I fatti sono successi nella Seconda Categoria siciliana “dove a farne le spese – si legge – è ancora una volta uno dei tanti direttori di gara, una categoria che con sempre più frequenza si imbatte nelle nostre amate domeniche pallonare in calciatori che oltrepassano la soglia beccandosi poi puntualmente sanzioni e squalifiche”.
La sfida in questione era quella tra Torregrotta e Virtus Messina, con un calciatore ospite che è stato squalificato fino al 30 aprile del 2025 “dopo aver sferrato un calcio al pallone all’indirizzo dell’arbitro dopo l’espulsione subita”. “Il giocatore messinese – viene sottolineato ancora sul sito citato prima che ha trovato il comunicato ufficiale del giudice sportivo – ha di fatti colpito alla schiena il direttore di gara, rivolgendo inoltre nei suoi confronti toni minacciosi e irriguardosi che lo hanno portato a dire addio ad una stagione che era appena iniziata per lui e per la sua squadra”. Tutto quello che non si deve fare in un campo di calcio.